AGIPRESS – BRESCIA – Buona la “seconda” a Brescia. L’esordio di “Madama Butterfly”, la tragedia “giapponese” di Giacomo Puccini, inizialmente concepita in due atti, andata in scena a Milano il 17 febbraio del 1904, nel tempio della lirica del Teatro alla Scala, si era rivelato un autentico disastro. Un vero e proprio fiasco. «Grugniti, boati, muggiti, barriti, sghignazzate, i soliti gridi solitari di bis fatti apposta per eccitare ancor di più gli spettatori, ecco, sinteticamente, qual è l’accoglienza che il pubblico della Scala fa al nuovo lavoro del maestro Giacomo Puccini». Questa l’impietosa cronaca, raro esempio di onestà intellettuale, stilata da Giulio Ricordi, patron della gloriosa casa musicale nonché “padre putativo” di Puccini. “Madama Butterfly” dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro ricevette dunque un’accoglienza poco regale. Ma il fiasco meneghino fu “riempito” tre mesi dopo dal successo pieno e incondizionato della seconda uscita, quella della rinascita, avvenuta al Teatro Grande di Brescia il 28 maggio 1904, nella nuova veste in tre atti. Nella Leonessa “Madama Butterfly” spiccò finalmente il volo. Una marcia trionfale che l’avrebbe portata ad affermarsi e a essere acclamata come un capolavoro in tutto il mondo.
La rinascita della sesta opera di Puccini rivivrà il prossimo 21 luglio con “Giacomo Puccini: Madama Butterfly, Brescia 1904”, convegno internazionale di studi che si terrà nel Ridotto del Teatro Grande, Un appuntamento che vedrà la partecipazione di eminenti studiosi del compositore lucchese di cui nel 2024 ricorrerà il centenario della morte avvenuta a Bruxelles. Alle 10,30 introdurrà i lavori Gabriella Biagi Ravenni, presidente del Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca. Seguiranno gli interventi di Pierluigi Ledda (“L’impresa produttiva di casa Ricordi per Madama Butterfly”), Virgilio Bernardoni (introduzione e presentazione del volume “Giacomo Puccini. Epistolario III 1902-1904 Edizione Nazionale delle Opere di Giacomo Puccini, Olschki, Firenze). Francesco Cesari e Matteo Giuggioli, curatori del terzo volume dell’Epistolario (Olschki) parleranno sul tema “Madama Butterfly da Milano a Parigi via Brescia. Dubbi, tagli, riscritture, critiche alla luce dei carteggi”. Paolo Bolpagni si soffermerà su “Orientalismo e giapponismo nelle arti visive in Italia negli anni di Iris e Butterfly”. Marco Bizzarini dialogherà con i direttori d’orchestra Riccardo Frizza e Rodula Gaitanou. Alle 14,30 Naomi Matsumoto interverrà su “Madama Butterfly: prospettive occidentali e giapponesi a confronto”. Sarà poi la volta di Emanuele Senici che presenterà il volume di Arthur Gros “Madama Butterfly/Madama Batafurai: Transposition of a Japanese tragedy (Cambridge University Press 2023)”. Lo stesso Arthur Gros parlerà sul tema “Tra orientalismo e postcolonialismo: Madama Nutterfly a Brescia”. Modererà Gaia Varon. AGIPRESS
di Maurizio Sessa