Meno tasse, mantenuti gli 80 euro, tagli per 15 miliardi e preoccupazione per Comuni ed Enti Locali
AGIPRESS – FIRENZE – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2015). Una manovra finanziaria da 36 miliardi di euro illustrata dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Qui di seguito i punti principali della legge:
- Meno tasse per 18 miliardi;
- Gli 80 euro diventano una misura definitiva;
- Via gli alibi per chi deve assumere: zero contributi per i contratti a tempo indeterminato;
- Investimenti nei settori chiave del Paese: scuola, lavoro, giustizia;
- Riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni;
- Più risorse per ricerca e innovazione;
- Stop alle spese non coperte;
- Spending review: taglio di 15 miliardi di euro;
- Recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines;
- Libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.
- Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017 (disegno di legge)
COMUNI – Il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, intanto chiede un incontro con il Governo per una valutazione d’insieme della Legge di Stabilità e dei suoi effetti sulle politiche degli Enti Locali. Se è certamente apprezzabile la scelta generale della legge, di una riduzione fiscale finalizzata a rilanciare investimenti e consumi ed a creare lavoro, va valutato nella sua concreta praticabilità e nei suoi effetti lo sforzo finanziario richiesto agli Enti Locali – afferma. ˜˜Da indiscrezioni di stampa “ aggiunge Fassino – risulterebbero incluse nella legge misure da tempo richieste dall’ANCI, quali il drastico ridimensionamento del Patto di Stabilità , l’assunzione in capo allo Stato degli oneri per il finanziamento degli uffici giudiziari, le misure di riorganizzazione delle società partecipate. Ci auguriamo che, nel testo della legge o in sede di conversione parlamentare, altre misure richieste dall’ANCI siano adottate, quali la liberazione dagli opprimenti vincoli ordinamentali e una fiscalità locale di esclusiva competenza dei Comuni”. PREOCCUPA la dimensione dello sforzo finanziario chiesto ai Comuni: una riduzione di spesa di 1,2 miliardi “ a cui vanno aggiunti altri 300 milioni di tagli sul 2015 derivanti da provvedimenti degli anni scorsi – che si sommano ai 17 miliardi (8 di minori trasferimenti e 9 di contributo al Patto di Stabilità ) forniti dai Comuni negli ultimi 6 anni. A ciò si aggiunga il rischio che i tagli richiesti a Province e Regioni penalizzino a loro volta i trasferimenti di questi Enti ai Comuni. E peraltro non è sufficientemente chiaro quale ulteriore impatto sui bilanci dei Comuni potrà derivare dalla introduzione del nuovo sistema di contabilità . Per tutte queste ragioni “ ribadisce infine Fassino – riteniamo indispensabile un incontro con il Governo per una valutazione d’insieme della Legge di Stabilità e dei suoi effetti sulle politiche degli Enti Locali”.
Agipress