DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

14 Aprile 2025

Le proposte per una Sanità più sostenibile e integrata: il Libro Bianco

La presentazione del Libro BIanco presso la Sala Benedetto XVI dell’Ospedale San Gallicano di Roma

AGIPRESS – ROMA – Presentata la nuova edizione del Libro Bianco della Sanità: un documento strategico che mette a fuoco idee, priorità e proposte operative per ripensare il futuro del Servizio sanitario italiano. Il Libro Bianco, con la prefazione di Elio Borgonovi Presidente CeRGAS, Professore Emerito Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche, Università Bocconi e l’introduzione di Marinella D’Innocenzo, Presidente L’Altra Sanità, già Direttore Generale Aziende Sanitarie e Membro comitato scientifico Welfair, è il risultato del lavoro condiviso di oltre 600 relatori intervenuti in presenza nel corso dell’edizione di Welfair 2024 organizzata da Fiera Roma e FARESANiTÀ-Experience. Si tratta delle proposte per la sanità elaborate da operatori e professionisti sanitari, società scientifiche, aziende, stakeholder, decisori pubblici, direttori generali, rappresentanti del Terzo Settore e associazioni di cittadini e pazienti che per tre giorni hanno partecipato e discusso insieme in oltre 50 tavoli di lavoro. Un confronto multidisciplinare, orientato all’azione e al miglioramento, che ha generato un patrimonio di esperienze, buone pratiche e idee innovative per affrontare le sfide presenti e future del sistema salute.

LE PROPOSTE 

Prevenzione: introdurre gli screening neonatali su tutto il territorio nazionale, avviare percorsi di prevenzione nelle scuole e nella vita adulta, rendere meno rigide le regole della privacy per contattare le persone in relazione alle campagne di screening contro i tumori.
Governance: potenziare la ricetta dematerializzata, riformare il consenso informato per risparmiare milioni di ore-lavoro e rendere interoperabili i dati sanitari per cura e ricerca. Si punta a rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato e a rendere il servizio sanitario più inclusivo, coinvolgendo anche il Terzo Settore e la sanità integrativa.
Sostenibilità: utilizzare la televisita per la certificazione della malattia; utilizzare multi-prescrizioni per malattie croniche. Una ricetta ripetibile per liberare medici e pazienti da impegni burocratici per cure che devono durare uno o più anni, ad esempio le malattie croniche.
Medicina Specialistica: A partire dalla medicina penitenziaria, tentando di risolvere la problematica grave dei suicidi che potrebbe essere arginata attraverso il potenziamento dei servizi di psicologia e psichiatria con l’istituzione di case di salute all’interno degli istituti di pena. Abolire inoltre i Piani Terapeutici concepiti che si sono trasformati in aggravio burocratico significativo per i medici di medicina generale. Rafforzare la professione di psicologo all’interno del SSN. Affrontare il tema della chirurgia vascolare tramite l’istituzione di una Rete per le Urgenze Vascolari Tempo-Dipendenti e il coordinamento nazionale per l’arteropatia. E infine rivedere il tariffario LEA per la cataratta, assicurandosi che la sanità pubblica e convenzionata non operi in perdita e prevedendo un riconoscimento maggiorato per gli interventi didattici.

Persone: formazione continua, dalla tecnologia alla sicurezza con corsi specifici, in particolare, per ridurre le situazioni di aggressione al personale sanitario.
Tecnologia: implementare matrici regionali che uniscano dati clinici, socioeconomici, ambientali per una visione epidemiologica in ottica One Heath; abbandonare i sistemi amministrativo/contabili verticali nelle singole ASL e portarli ad un coordinamento regionale.
Dati: standardizzare i metodi di raccolta e analisi, in modo che tutti i dati periferici siano “leggibili” a livello nazionale, adottare sistemi di cybersecurity “zero trust” per la protezione dei dati sanitari.

“Da tutti i tavoli di confronto emerge un filo rosso comune – afferma Enzo Chilelli Presidente del Comitato degli Esperti FARESANiTÀ e Coordinatore del Comitato Scientifico di Welfair – la necessità di semplificare, sia per gli operatori che per i pazienti. In un’epoca in cui crescono i bisogni di salute, mentre si registrano limiti nell’organico e forti vincoli nei finanziamenti, l’unica vera fonte di nuove risorse per le cure risiede nell’innovazione della governance. Questo significa generare risparmi attraverso una gestione manageriale efficace e un uso intelligente delle tecnologie, del tempo e delle energie. L’innovazione nei modelli di cura rappresenta oggi la leva più importante per garantire nuovi finanziamenti ai servizi rivolti alle persone.”

“Una delle tematiche emerse dal secondo Libro Bianco è sicuramente la prevenzione. La parola prevenzione contiene in sé qualcosa di triste e che la gente vuole evitare. Non si è mai creato una promozione realmente proattiva rispetto a quello che è la gestione della salute. Dobbiamo rivoluzionare questo concetto, trasferire in primis nella scuola primaria la prevenzione primaria, guardarla con occhi nuovi e non limitarla a quando si è già ormai affetti dalle malattie. – afferma Giovanni Scapagnini, Professore di Nutrizione Clinica presso l’Università del Molise, direttore scientifico della Fondazione Garda Valley (Oniverse) e Coordinatore del Comitato – Lo scenario che si è aperto è quello di una prevenzione primaria scientifica costruita con rigore sulle esigenze e caratteristiche del singolo. Così come le medicine non vengono prese a caso ma sulla base dei sintomi anche la prevenzione deve essere intesa come una cura fondata sulla conoscenza e sulla precisione. Una cura che ci aiuterà a non ammalarci. Non è un investimento facile per un SSN già al limite, ma è un elemento essenziale per la sostenibilità del sistema. Le malattie legate all’invecchiamento sono il 90% delle malattie che pesano sul Servizio Sanitario Nazionale. Non possiamo più curare i sintomi. La prevenzione, con una popolazione che invecchia rapidamente, è l’unico modo per impedire alle malattie di insorgere”.

AGIPRESS

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