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25 Giugno 2024

Le destinazioni extra-UE più gettonate per l’Estate 2024

AGIPRESS – I turisti italiani si ritrovano a dover pianificare le proprie vacanze. Sebbene il contesto geopolitico ed economico risulti complesso negli ultimi tempi, la domanda per i viaggi resta comunque elevata, come evidenziato dal Gruppo Europ Assistance nella ventitreesima edizione dell’Holiday Barometer. Secondo tale report, l’80% degli italiani si dichiara felice o molto felice di viaggiare, in linea con la media europea. Circa il 70% ha intenzione di fare almeno una vacanza estiva; di questi, oltre la metà (39%) prevede di farne più di una. Nonostante il 52% del campione ritenga che l’inflazione possa influire sui programmi di viaggio, il budget medio cresce: 2.041€, anche se inferiore alla media europea (2.446€), ma superiore del 15% rispetto al 2023. Inoltre, cresce l’interesse per le destinazioni extra-UE grazie al loro carattere esotico, al basso costo della vita locale e alle favorevoli variazioni nei tassi di cambio. Per contro, i conflitti armati (51%, +23% rispetto al 2023), le motivazioni economiche (58%, +5% rispetto al 2023) e il rischio di fenomeni naturali estremi, incluso il caldo eccessivo, influenzano la scelta della destinazione; la salute e la sicurezza personale rimangono le principali preoccupazioni dei viaggiatori. Secondo Ebury, azienda fintech leader nel settore dei pagamenti internazionali e delle soluzioni di gestione del rischio cambio per le imprese, alcune delle destinazioni extra-UE più gettonate e convenienti includono l’Asia e l’America Latina. Affascinante e misteriosa, l’Asia sembra davvero infinita, con molteplici paesi che si distinguono per le loro diverse tradizioni, religioni e storie. Anche l’Africa risulta essere un continente unico nel suo genere, dai silenzi primitivi della savana al mattino fino ai tramonti mozzafiato.

Per chi predilige l’Asia, il Giappone, la Thailandia e l’Indonesia sono destinazioni vantaggiose in termini di variazioni valutarie per quest’estate, poiché le rispettive valute hanno registrato forti cali rispetto all’Euro (JPY -9.02%, THB -3.61% e IDR -7.17%) accompagnati da un’inflazione limitata (quest’ultima è stata particolarmente bassa in Thailandia, dove è stata pari allo 0,2% ad aprile). Solo l’India (INR +3,3%), Singapore (SGD +1,7%) e Hong Kong (HKD +0,4%) sono diventati leggermente più costosi. In Sud America, invece, una meta da tenere in considerazione è il Cile (-13.55%), poiché il Peso cileno ha registrato un crollo dell’8,4% rispetto all’Euro, non bilanciato dall’inflazione. Il potere di acquisto dell’Euro in Brasile, in Perù e Colombia è invece rimasto sostanzialmente invariato, mentre è diminuito in Messico (-5.30%). Al contrario, il Sudafrica è notevolmente più economico, con un potere d’acquisto dell’euro in aumento (2,92%). Alcune destinazioni esotiche come gli Emirati Arabi Uniti e gli Stati Uniti confermano nuovamente la loro posizione tra le mete più gettonate dagli italiani, sebbene non offrano vantaggi finanziari significativi agli italiani. Entrambe riconoscibili per gli iconici skyline, la vivace scena culturale e le moderne attrazioni. Rispetto al giugno scorso, l’Euro ha guadagnato l’1,66% rispetto al Dirham degli Emirati Arabi Uniti e circa il 2% rispetto al Dollaro statunitense.

Tuttavia, anche se il cambio non è conveniente in queste località, il rapporto qualità-prezzo della tariffa aerea è una delle motivazioni per le quali vengono scelte queste mete, come evidenziato dal Travel Trends di Skyscanner. Nel 2024, i prezzi dei voli per Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) sono infatti diminuiti del -37%. In conclusione, il 2024 si preannuncia come un’annata record per il turismo internazionale. Secondo l’ultimo Barometro mondiale del turismo dell’UNWTO, il settore recupererà completamente i livelli pre-pandemici nel 2024, con un aumento del 2% rispetto ai livelli del 2019. Si prevede che il turismo cinese, sia in entrata che in uscita, subirà un’accelerazione nel corso dell’anno, grazie alla facilitazione dei visti e al miglioramento della capacità aerea. Tuttavia, ostacoli economici come l’inflazione persistente, i tassi di interesse elevati e i prezzi del petrolio volatili, insieme alle tensioni geopolitiche, continuano a porre sfide significative alla ripresa sostenuta del turismo internazionale. AGIPRESS

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