DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

7 Aprile 2025

LE ALLEANZE TOSSICHE CHE AVVELENANO LA POLITICA

Il commento di MARCELLO MANCINI

Che cosa hanno in comune Giuseppe Conte ed Elly Shlein ? O Matteo Salvini con Antonio Taiani? Stanno insieme per un tornaconto elettorale. L’obiettivo è quello di vincere le elezioni per spartirsi le poltrone, anche se non sono d’accordo su quasi nulla. La nostra politica si riduce solo a una questione di numeri, non alla ricerca di idee sulle quali convergere. Dopo aver conquistato il potere, i partiti non riescono a governare perché non trovano le condivisioni necessarie. Il risultato è la paralisi. A spese del Paese, quindi a nostre spese.

Ormai è un sistema tossico che si è impadronito dell’Italia. Una pericolosa anomalia della Seconda Repubblica, nella quale si possono fare alleanze con tutti e con il contrario di tutti senza doverne rendere conto. Alla faccia della coerenza. E soprattutto infischiandosene di ciò che succederà dopo aver incassato il successo.  E’ perfino probabile che questo sia uno dei motivi per cui i cittadini vanno sempre meno a votare. Semplicemente perché non si fidano. Non si fidano delle persone, che mandano in Parlamento salvo poi vederle cambiare casacca con disinvoltura. Non si fidano dei partiti, che appena conquistato il mandato lo utilizzano in maniera arbitraria, a volte in senso molto diverso da come avevano promesso. Abbiamo spesso sentito annunciare in campagna elettorale: mai con Tizio! Mai con Caio. Affermazioni perentorie, all’occasione dimenticate, se l’occasione è un’immediata opportunità di potere.

Cambiare idea è legittimo, purché non diventi una disinvolta abitudine. Accadeva anche nella Prima Repubblica che all’interno dello stesso partito ci fossero posizioni diverse, spesso duramente contrapposte, ma quando da un congresso usciva una maggioranza, una linea da seguire, tutti convergevano e rispettavano la scelta. Perfino la Democrazia cristiana, un partito sconfinato che il giornalista Giampaolo Pansa aveva per questo definito <Balena bianca>, diviso dalle <correnti>, ha governato per quarant’anni fra liti e sgambetti, trappole e anche tragedie, trovando sempre un percorso comune che poi ha rispettato. Allora ci domandiamo: è cambiata solo la politica o sono cambiati gli uomini? Ciascuno avrà la sua risposta, sulla quale meditare.

Di certo lo spirito costruttivo ha lasciato il posto alla volontà distruttiva. Sarà ancora possibile rimediare o è troppo tardi?

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