AGIPRESS – “In questo momento la questione idrica è una priorità politica per la Commissione Europea perché si tratta di una questione di sicurezza” e la sicurezza “non riguarda solo le armi ma anche le infrastrutture critiche come quelle idriche”. Così Jessika Roswall, commissaria UE per l’Ambiente, la resilienza idrica e un’economia circolare competitiva, che ha incontrato oggi l’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, per definire un patto per l’acqua che delinei una strategia europea in grado di affrontare le sfide legate alla gestione idrica, incluso il riuso delle risorse. Nel corso della visita, Palermo ha presentato quattro leve chiave per affrontare la sfida, riassunte nelle “4 R”: Regia unica, Regole aggiornate, Rimedi chiari e Risorse sufficienti. Il manager ha rilevato che per affrontare la questione idrica “non c’è una singola soluzione, gli investimenti vanno fatti, c’è un’enorme opportunità di sviluppo in Italia e un forte potenziale per l’industria”.
Roswall ha annunciato che la strategia per la resilienza idrica sarà presentata prima dell’estate, sottolineando l’urgenza dettata dagli effetti del cambiamento climatico e dagli eventi estremi che colpiscono l’intero continente europeo. Pur ribadendo il rispetto per le competenze nazionali, la Commissaria ha enfatizzato l’importanza di un dialogo con tutti gli stakeholder, “la chiave per trovare le soluzioni”, focalizzando l’attenzione su “quantità e qualità”.
Palermo ha poi posto l’accento sul tema del riuso delle acque reflue trattate, un settore con enormi potenzialità in Italia. “Oggi l’acqua si purifica e si rimanda nei fiumi e in mare ma quando viene fuori dal sistema di purificazione è potabile e può essere riutilizzata per molti usi in agricoltura. La tecnologia c’è, il know how c’è” ha spiegato l’Ad, definendo il riuso una priorità e un’opportunità per l’intera economia europea.
Un incontro che ha ribadito l’urgenza di agire e la necessità di implementare le norme esistenti, puntando sull’innovazione e sugli investimenti europei, come quelli offerti da programmi quali Next Generation EU e Horizon. “Dobbiamo cominciare a parlare della transizione idrica e abbiamo bisogno di linee guida” ha aggiunto l’Ad di Acea esortando a “farcela in 5-10 anni”. La strategia europea per l’acqua mira a trasformare una crisi globale in un’opportunità per costruire un futuro resiliente e sostenibile, ponendo l’Europa come modello di innovazione e leadership ambientale. AGIPRESS.
(Lucrezia Ceccarelli)