AGIPRESS – FIRENZE – Ci sono alcune decisive pagine di storia che sono state colpevolmente messe in secondo piano. Sono quelle che riguardano il ruolo delle donne nella guerra di Liberazione dal nazifascismo. Per questo è nato il progetto Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana con cui prendono avvio le celebrazioni dell’ottantesimo della Liberazione. L’iniziativa viene presentata sabato 12 aprile alle 10.30 presso l’Auditorium del consiglio regionale in via Cavour 4. Intervengono il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, il presidente dell’Istituto Storico toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea Vannino Chiti, il presidente di UPI Toscana Gianni Lorenzetti, la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità Francesca Basanieri e la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci. Con loro anche Ilaria Cansella (ISRT) e Francesca Cavarocchi (UNIFI) che hanno seguito il progetto. C’è da restituire a quelle donne, la cui Resistenza è stata troppo spesso taciuta, lo spazio pubblico di riconoscimento e la gratitudine dovuta. È l’inizio di un percorso di recupero della memoria che continuerà nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Intanto, sabato mattina, con un gesto che vuol avere un alto valore simbolico verranno consegnate alle loro famiglie (almeno a quelle che sono state rintracciate) pergamene di riconoscimento, a testimonianza della volontà di dare, finalmente, il giusto valore all’impegno di tante che agirono, con coraggio e determinazione, per la sconfitta del nazifascismo e per l’affermazione dei valori della democrazia. Il progetto è articolato, si compone di varie iniziative e di una pubblicazione che viene presentata sabato e porta appunto il titolo Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana. Il volume, pubblicato dal Consiglio regionale, raccoglie le schede biografiche di 50 donne (cinque per ogni Provincia toscana). Ilaria Cansella, direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza di Grosseto, ha coordinato il progetto della Rete Toscana degli Istituti Storici della Resistenza mentre Francesca Cavarocchi, dell’Università di Firenze, ha curato il volume che si avvale della documentazione raccolta negli archivi degli stessi istituti e che è destinato a essere diffuso nelle scuole. Il progetto nasce dunque da una necessità storica e da una volontà corale che vede la collaborazione di UPI (Unione Provincie Italiane) della Toscana, Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea della Toscana, Commissione pari opportunità della Regione Toscana e Università degli studi di Firenze.