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10 Febbraio 2023

La radio rivoluzionò il modo di comunicare

La giornata mondiale.

AGIPRESS – Ha una giornata tutta sua. Le è stata dedicata undici anni fa, il 13 febbraio 2012, dall’Unesco con la Giornata mondiale della radio. Una ricorrenza che celebra il rapporto che esiste tra radio e società . Una data non casuale: nello stesso giorno, infatti, nel 1946 veniva fondata la radio delle Nazioni Unite. La radio, che ci accompagna ogni giorno, è il mezzo di comunicazione più diffuso al mondo. “La radio marca i minuti della vita; il giornale le ore; i libri i giorni”: questa la definizione dello scrittore francese Jacques de Lacretelle che ribadiva la relazione stretta tra la radio e il quotidiano. Descrive le emozioni che la voce racconta, il giornalista Riccardo Cucchi che con la radio ha avuto un rapporto speciale. “L’ avvento della radio fu un fatto rivoluzionario nel mondo della comunicazione. Le parole, per la prima volta, uscivano dalla pagina scritta per prendere forma e sostanza nella voce. E per la prima volta era possibile conoscere la realtà senza inforcare gli occhiali e abbassare lo sguardo su un foglio stampato. La radio ha aperto il mondo della comunicazione alla realtà raccontata in diretta, alla notizia in tempo reale, all’ ultima ora che sostituiva l’ultima edizione. Non ha ucciso la carta stampata come qualcuno aveva profetizzato. Esattamente come la TV, nata negli anni 50, non ha ucciso la radio. Al contrario anche oggi, in tempi di comunicazione digitale, la radio ha dimostrato la sua duttilità adattandosi all’evoluzione forse con maggiore prontezza della stessa TV. La radio ha un grande passato alle spalle e un futuro tutto da scrivere”. AGIPRESS

di GAIA SIMONETTI

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