AGIPRESS – ROMA – Non so cosa ne pensate ma ho sempre considerato la fretta un difetto non un pregio. Con l’esperienza ho capito che voler dare una costante accelerata a tutto quello che si fa quasi sempre porta ad un fallimento. La soddisfazione di raggiungere un obiettivo è uno dei presupposti per vivere meglio, autoalimentarsi di entusiasmo è la benzina per farcela. Non bisogna però esagerare e sconfinare dall’entusiasmo all’auto esaltazione. Della serie ”sono il più bravo quindi ci metterò meno tempo”. Niente di più sbagliato. Con il tempo si misura la nostra vita che però non si deve giudicare dalla quantità di cose fatte ma dalla qualità del risultato.
Anni fa in un viaggio ad Hong Kong rimasi stupito in un albergo famoso quando in un negozio interno mi proposero un abito su misura, mancavano poche ore alla partenza. Rischiai e quando andai a pagare il conto l’abito era lì pronto stirato ed imbustato per il mio viaggio di ritorno. Oggi non lo rifarei. Vogliamo cancellare completamente quel tempo di “attesa” che da un sapore più buono a quello che aspettiamo perché lo possiamo desiderare? Questo vale per tutto. Da un incontro con una persona alla decisiva partita di campionato della propria squadra, dall’acquisto di un oggetto al concerto del cantante preferito.
Le nuove generazioni stentano a dare al tempo il giusto valore. I genitori spesso cavalcano le ansie dei figli di raggiungere tutto e subito. Prima c’era Natale ed il compleanno per ricevere un regalo da tanto desiderato. Oggi internet annulla l’emozione dell’attesa. Puoi avere tutto e subito. Quando si è più adulti, il tempo che si dà al lavoro predomina sul resto. Ed è qui che monta l’ansia da realizzazione. Spesso vanno avanti persone meno capaci a scapito di chi se lo meriterebbe di più e le persone più preparate subiscono uno stato di perenne tensione nell’attesa di un nuovo titolo, di una promozione, di una gratificazione economica che meriterebbero. Tutto già visto ma a volte può diventare controproducente perché se i tempi che uno si era immaginato si allungano … si può essere travolti da un meccanismo di sfiducia verso tutti. Ed è proprio qui che si deve far prevalere una pazienza intelligente. Chiamiamola la forza di un equilibrio interiore che se ben espresso alla fine ti fa vincere alla grande…
La nostra attuale classe dirigente stenta ad inserire la passione e l’entusiasmo nel nuovo che avanza ma non si vince solo perché si è più giovani. Ci vuole una solida preparazione ma soprattutto nuove idee!
Raimondo Astarita
AGIPRESS