DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

6 Novembre 2017

L’industria italiana delle terme riparte con un’attenzione in più agli aspetti sanitari

Un comparto di eccellenza che deve essere valorizzato potenziando la componente sanitaria.

AGIPRESS – FIRENZE – Dal Congresso della Federazione Mondiale del Termalismo che si è svolto dal 15 al 20 ottobre a Ischia Porto riunendo rappresentanti ed esperti di 23 Nazioni, il messaggio è univoco: dare una spinta propulsiva ad un settore in ripresa attraverso un nuovo piano di rilancio dell’industria italiana delle terme. Tra i temi trattati “I clusters termali: realtà , proposte e strategie per la cura della salute e lo sviluppo dei territori”. Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità “health cluster” è “un aggregato di realtà locali che si coordinano per studiare e definire pratiche e strategie relativamente a un settore specifico della salute”. Quando all’interno di tali territori esistono anche fonti idrominerali, accreditate scientificamente, la loro potenzialità di intervento sul miglioramento della qualità della vita delle persone viene ulteriormente amplificata. Si può parlare, quindi, di “health -thermal clusters“. In tale ambito, risorse ambientali, terapeutiche, culturali e antropologiche trovano forme sinergiche di azione non solo per la salute ma anche per l’economia del territorio. Il presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci ha spiegato quanto sia di fondamentale importanza migliorare e adeguare i servizi termali alle esigenze dei cittadini e contenere i costi per il sistema, in collaborazione con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e della Ricerca, oltre che con gli assessorati alla Salute delle Regioni. “In Italia – ha detto – abbiamo un’industria termale di eccellenza, ma deve essere valorizzata, pensiamo che vada sostenuta e potenziata la componente sanitaria, visto che l’efficacia delle cure termali è riconosciuta da prestigiosi organismi internazionali”.

I DATI – Dopo la pesante recessione registrata nel periodo 2011-2013, il settore termale nel successivo triennio ha evidenziato un parziale recupero della produzione e del giro d’affari. Nel 2016 il valore aggiunto prodotto dal comparto si è attestato a 581 milioni di euro, segnando un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente. I ricavi totali sono invece cresciuti dell’1,3% a prezzi correnti, avvicinandosi alla soglia dei 731 milioni. Secondo l’elaborazione di Federterme su dati Global Wellness Institute, nel 2015 l’Italia (con un fatturato degli stabilimenti idroterapici pari a 1,5 miliardi) si colloca al secondo posto in Europa dietro la Germania (6,1 miliardi). A livello mondiale, invece, il nostro Paese è al quinto posto dopo Cina, Giappone, Germania e Russia. Secondo gli imprenditori del settore termale, andrebbero incrementate, per esempio, le cure preventive con acque termali, e dovrebbe essere riconosciuto il valore del wellness. E ancora, il turismo sanitario, che ha un alto impatto sull’economia dei luoghi, andrebbe favorito consentendo e semplificando le cure per stranieri, attraverso i rimborsi dei rispettivi sistemi sanitari nazionali.

“Il termalismo vive una fase di forte rinnovamento” “ spiega Carlo Gori direttore dell’Helvetia Thermal SPA di Porretta Terme struttura d’eccellenza situata nell’appennino tosco-emiliano (vedi sotto video-intervista). “Si è abbassata molto l’età media dell’utenza “ aggiunge – e i giovani frequentano più di prima le acque termali che sempre di più sono concepite come strumento benefico in sinergia con trattamenti”. Non solo cibo, non solo forma fisica dunque, ma anche acqua, che si riscopre essere elemento essenziale per le componenti curative. “È cosଠche anche presso la nostra struttura – conclude – l’acqua termale diventa oltre che sinonimo di benessere e bellezza, strumento ideale per la prevenzione e cura di molte patologie, è dunque protagonista assoluta a 360°”. Concetto ribadito anche dal direttore sanitario dell’Helvetia Dott. Fausto Bonsignori specialista in Idrologia Medica e Medicina Termale, Master in Medicina Estetica: “Sia il progresso delle conoscenze scientifiche sia l’evoluzione delle tecniche idrotermali, ha ormai aperto “ afferma Bonsignori – nuove importanti prospettive a tutto il comparto termale. Per questo “ sottolinea – oggi si parla di termalismo integrato e di terme come luogo di cura e prevenzione, concetto che favorisce una stretta relazione tra Medicina Termale e Medicina Estetica“.

Agipress

Benessere e Terme – Il valore curativo dell’acqua, sempre più i giovani appassionati. Video Intervista a Carlo Gori
ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto