DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

22 Aprile 2023

Juve, punti si punti no. Lo stato dell’arte

Il commento di Massimo Sandrelli.

AGIPRESS – La Juventus è colpevole o no? Questa è la domanda che i più si pongono dopo le ultime notizie. La Corte di Garanzia del CONI ha disposto che vengano restituiti al club bianconero i quindici punti che gli erano stati tolti dalla classifica, quindi la Juve è innocente? Ecco, non è cosà¬. Il provvedimento prevede che la Juventus balzi al terzo posto è provvisorio. Che vuol dire, direte? Significa che per ora si torna a prima dell’ultima sentenza purché non sono, secondo il Collegio, sufficientemente tali le motivazioni che avevano indotto gli altri giudici a comminare quella sanzione. E quindi il Collegio del CONI invita a una nuova valutazione. Intanto, invece, vengono confermate le condanne per Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Federico Cherubini e Maurizio Arrivabene. Direte, e allora? Se si conferma la condanna dei soggetti imputati purché la restituzione dei punti. E’ come camminare con gli scarponi da sci su un pavimento di cristallo. Il reato di cui i condannati erano accusati era la violazione dell’articolo 4. Che cosa dice questo punto delle carte federali: tutti i soggetti appartenenti all’ordinamento sportivo sono tenuti all’osservanza dello Statuto, del Codice, delle Norme Organizzative interne (Figc e Noif) nonché delle altre norme federali e osservano i principi della realtà sportiva, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva. Ergo, i condannati sono responsabili di operazioni in violazione di tutto ciò. Allora, direte, se sono colpevoli e riconosciuti tali purché hanno restituiti i punti alla Juventus. Ecco, qui si apre un altro fronte. Il Collegio del CONI chiede agli altri giudici, perché 15 punti? perché non di più o non di meno? In effetti, la penalizzazione in punti non ha una sua logica se non è legata ad una classifica finale. Se la colpa è grave la punizione può andare dall’esclusione dalle coppe (soprattutto dalla Champions) fino alla retrocessione. Cioè la sanzione deve corrispondere ad una punizione economico-sportiva. Ora la Figc dovrà , in base a queste osservazioni, quantificare meglio il proprio provvedimento ma soprattutto uscire allo scoperto. Bisogna evitare ipocrisie. Nel 2006 La Juventus fu retrocessa la Fiorentina e la Lazio furono punite ed estromesse dalle coppe il Milan fu condannato ad una penalizzazione sul campionato successivo mentre in quella stagione disputò la Champions. Se esiste un reato la giustizia, ancorché sportiva, ha il dovere di adottare provvedimenti adeguati. Ne va della credibilità dell’intero movimento, poco conta il nome dell’imputato. AGIPRESS

di Massimo Sandrelli

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