DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

22 Gennaio 2023

Juve: lealtà sportiva & doping amministrativo

Il commento di Massimo Sandrelli.

AGIPRESS – Come può essere, si chiedono i tifosi juventini, che in appello si possa convertire un’assoluzione in condanna, quando peraltro le altre società sotto accusa restano “innocenti”? Una domanda lecita e ammissibile anche per coloro che juventini non sono. Il fatto è che i giudici della Corte di Appello hanno accettato l’idea che esistesse un sistema Juventus. Non siamo nè giuristi nè legali ma la tesi prevalente è che la somma dei comportamenti abbiano indotto a questo convincimento. Le famose plusvalenze fatte ad arte (come testimoniano le intercettazioni telefoniche) non sono estemporanee ma con il chiaro intento di “ritoccare” un bilancio che da qualche anno accusava pesanti difficoltà : per fare plusvalenza su Pianjc hai pagato Arthur 75 milioni¦ Ma il problema va oltre questa sentenza, dalle cui motivazioni capiremo meglio lo spirito. Resta il fatto che, da quanto si apprende, ci sono anche false comunicazioni sociali sugli stipendi, un accordo clandestino con Ronaldo dove gli vengono promessi ulteriori soldi, senza poi parlare della storia dell’Università per Stranieri di Perugia cui si chiedeva un percorso “breve” per concedere la nazionalità a Luis Suarez “dentone” e vai e vai. Non siamo in un’aula di tribunale ma la violazione costante del principio di lealtà sportiva appare eclatante. Dicono, ma lo fanno anche le altre¦ può darsi, vedremo nella vicenda in questione, ci sono alcuni fatti che lasciano perlomeno perplessi.

Giuseppe Marotta entra nella Juve nel 2010 prima come direttore sportivo poi amministratore delegato. Sette scudetti in otto anni e nel 2018 lascia per poi andare all’Inter. Si parlò di cambio societario. Di solito si cambia quando le cose non vanno e il fatto che la sua uscita coincida con l’ingaggio (oggi sappiamo quanto discutibile nei modi e nei fatti) di Ronaldo fa pensare.

Andrea Agnelli, presidente dal 2010 e protagonista di nove scudetti, dice il 18 gennaio 2023 tra l’altro: “Abbiamo contenuti che sono strategici ma non c’è la giusta risposta dei nostri regolatori che non colgono la differenza tra gioco e industria… È evidente che non potessimo avere una competenza profondissima su ciascuna linea di business. Abbiamo cercato di dare il meglio sempre e in ogni ambito”. A prima lettura sembra significare, non siamo noi che abbiamo sbagliato ma loro che non hanno adeguato le regole. Dicono i suoi meriti sportivi sono indiscutibili e l’entità della pena è esagerata. Non vogliamo far paragoni, per carità ma sotto il profilo del principio a Lance Amstrong, super eroe delle due ruote, una volta condannato per doping furono revocati i sette tour vinti, oltre alla medaglia di bronzo olimpica. E se il reato è la violazione della lealtà sportiva, il doping amministrativo non è meno di quello chimico¦ AGIPRESS

di Massimo Sandrelli

ARTICOLI CORRELATI
Torna in alto