AGIPRESS – Una nuova ricerca di Compare the Market AU ha classificato l’Italia come il secondo miglior Paese al mondo per il turismo legato all’olio d’oliva, comprese le esperienze ecologiche e rurali. La classifica si è basata su cinque fattori, tra cui il numero di oliveti, i livelli di produzione di olio d’oliva, il numero di sessioni di degustazione, le classifiche degli oli d’oliva locali e i dati dei social media. La ricerca ha rivelato che l’Italia vanta la posizione più alta nella classifica dell’olio d’oliva, con 115, il maggior numero di degustazioni di olio d’oliva (147) e la seconda maggiore produzione di olio d’oliva (2.194.110 tonnellate). 18 delle 20 regioni italiane producono olive, quindi non importa dove siate in vacanza, potete partecipare all’oleoturismo, che si tratti di degustazioni, campeggi sotto gli ulivi o persino di un romantico giro in mongolfiera sopra gli uliveti, che alcune aziende agricole offrono. La Spagna si è classificata al primo posto con il maggior numero di produzioni di olio d’oliva (5.965.080 tonnellate) e 18 degustazioni di olio d’oliva su misura in tutto il Paese. Non sorprende perché uno dei prodotti di punta della cucina spagnola l’olio d’oliva, il cui interesse è cresciuto negli ultimi anni fino a diventare una delle attrazioni più esperienziali del Paese. La Grecia occupa il terzo posto della classifica con il maggior numero di post online positivi sul suo olio d’oliva e il secondo numero di degustazioni di olio d’oliva. La Grecia vanta una storia di coltivazione dell’olivo ancora più lunga di quella italiana, risalente addirittura al 3500 a.C. Completano la top five sono la Turchia e l’Albania. La Turchia ha il secondo maggior numero di varietà di olio d’oliva presenti nella classifica mondiale e la quarta maggior produzione di olio d’oliva. Con oltre 9 milioni di oliveti, l’Albania si colloca al quinto posto tra le destinazioni di vacanza per chi vuole saperne di più sulla produzione di olio d’oliva.