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27 Marzo 2024

Inquinamento in città, l’importanza delle cinture verdi

AGIPRESS – “Cuscinetti” naturali per ammortizzare i cambiamenti climatici. Cinture verdi a protezione delle città, per assorbire inquinanti e polveri sottili e mitigare gli effetti del fenomeno dell’isola di calore. Una sfida cruciale alla luce dei dati sull’aria che respiriamo: 98 giorni all’anno nelle province di Brescia e Bergamo il limite di Pm10 viene superato, il 23% delle patologie polmonari sono causate direttamente dall’inquinamento dell’aria, il 75% di città dell’area della Pianura Padana supera i limiti di sicurezza dello smog. Tutto questo evidenziato anche dalla nuova procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per il mancato rispetto degli obblighi sulla qualità dell’aria. La realizzazione e lo sviluppo dei parchi urbani saranno al centro di Cosmogarden, la biennale del verde dedicata alla progettazione, realizzazione, arredo e manutenzione degli spazi verdi indoor e outdoor, in programma al Brixia Forum di Brescia dal 5 all’8 aprile. L’esperienza e la competenza di Ersaf e di CinturaVerde permetteranno di fornire risposte su un argomento di stretta attualità.

Perché è importante piantumare le aree periferiche delle città? “Perché, come ci piace dire, nella regione più inquinata d’Europa è il modo migliore di cambiare aria – spiega Edoardo Pizzoccaro, socio fondatore e membro del consiglio direttivo di CinturaVerde -. Il problema è sotto gli occhi (o il naso) di tutti e nelle ultime settimane è stato più volte segnalato anche da giornali, tv e studi internazionali. Non vogliamo scappare, come fanno tanti, ma provare a cambiare le cose: il programma di piantumazione e creazione di cinture verdi per creare foreste estese e ricche di biodiversità che abbiamo in mente potrebbe contribuire alle azioni di mitigazione e adattamento alla crisi climatica”. “La popolazione umana si sta concentrando nelle città – aggiunge il presidente di Ersaf, Fabio Losio -. Nel 2050 il 70% degli abitanti vivrà nelle città e questo comporterà una serie di problemi che le piante potranno contribuire a risolvere. Il verde pubblico cittadino e periurbano fornisce infatti un’ampia serie di servizi ecosistemici, che contribuiscono a rendere le città più vivibili, più sane, più belle, più fresche. Le piante ombreggiano strade e palazzi, attenuano le bolle di calore, assorbono gas e polveri che ammorbano l’aria, mentre i parchi offrono spazi per camminare, correre, giocare, socializzare. Gli alberi contribuiscono all’assorbimento di anidride carbonica riducendo l’effetto serra e rallentando gli effetti della crisi climatica”.

Gli interventi di mitigazione e adattamento alla crisi climatica che tipo di benefici portano a livello ecologico, sociale ed economico? “È chiaro a tutti che gli alberi contribuiscono significativamente all’assorbimento della Co2, migliorando la qualità dell’aria e promuovendo la biodiversità – spiegano Pizzoccaro e Losio -. A livello sociale è provato che gli spazi verdi migliorano il benessere psicofisico, promuovono spazi comunitari e di aggregazione attraverso attività ricreative, sportive ed educative, riducono lo stress e aumentano la coesione sociale. Gli investimenti in progetti di riforestazione e conservazione delle aree verdi possono stimolare l’economia locale, creando opportunità di lavoro nel medio-lungo periodo nelle fasi di piantumazione e di manutenzione del verde”. Inoltre – aggiunge Pizzoccaro -, gli immobili posizionati in aree urbane con più verde possono aumentare di valore, senza parlare poi della riduzione dei costi sanitari generati da chi vive respirando aria più pulita, tutti i giorni”. Non bastasse, secondo Losio gli interventi di mitigazione “sono in grado di attenuare le inondazioni grazie alla maggior infiltrazione e stoccaggio dell’acqua, ridurre i costi di raffrescamento per case e palazzi, contribuire alla riduzione-eliminazione dei costi di bonifica di suoli contaminati ed infine favoriscono l’attrattività turistica delle città con maggior verde”.

Brescia è tra le città più inquinate, con altissimi livelli di polveri sottili. Un motivo in più per intervenire? “Va subito precisato che l’incremento di alberi da solo non può risolvere un problema così grave, senza che vengano attuate delle politiche che contribuiscano alla riduzione delle emissioni in atmosfera di queste polveri – spiega Losio -. A livello locale, però, lungo alcune arterie particolarmente trafficate, l’impianto di alberi e anche di arbusti può riuscire ad intercettare una grande quantità di polveri, evitandone la dispersione a distanza maggiore e in atmosfera. Gli alberi hanno infatti una superficie fogliare complessiva molto estesa, quindi hanno una grande capacità di assorbimento”.

A Cosmogarden, Ersaf sarà a fianco di CinturaVerde per un progetto ideato a creare una vera e propria cintura di alberi nella Pianura Padana. Inoltre, allo stand i visitatori potranno ritirare gratuitamente una piantina proveniente dal vivaio regionale di Curno. “Ne sono previste mille, proprio come nel 2022 – spiega Pizzoccaro -. Lo slogan è sempre “Ti chiediamo di piantarla. Solo questo”. In diretta, attraverso uno schermo gigante con l’immagine dell’Italia, potrà essere visualizzato il punto esatto in cui l’alberello adottato è stato messo a dimora. La terza edizione di Cosmogarden consentirà inoltre ai visitatori di andare alla scoperta delle mille sfaccettature del “mondo green”: dai giardini alle terrazze, dalle piscine ai biolaghi, dall’arredo outdoor all’interior garden, fino alle attrezzature e alla strumentazione necessaria alle manutenzioni del verde. A fare da cornice un ricco calendario di eventi, incontri e seminari tenuti da giardinieri professionisti, architetti del paesaggio, esperti, vivaisti, tecnici e docenti di altissimo livello. AGIPRESS

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