Il 50 % delle pazienti che assume questo “zucchero” torna ad ovulare dopo circa un mese. L’88 % ripristina il ciclo mestruale dopo 3 mesi. Il 70 % torna ad avere un ciclo mestruale regolare e il 55 % riesce ad avere una gravidanza spontanea
GIPRESS – FIRENZE – Secondo il Ministero della Salute l’infertilità è un problema nazionale che affligge almeno una coppia su cinque, e per questo è stato attivato un Piano Nazionale di assistenza sanitaria per abbattere le barriere fisiche e culturali che ostacolano la ricerca di un figlio. Le cause sono numerose e di diversa natura e possono riguardare sia uomini che donne, oppure la coppia. Tra le donne, il motivo più frequente di mancato concepimento è rappresentato dalla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), una complessa patologia che colpisce fra il 5% e il 10% di queste in età riproduttiva. (Nei restanti casi, la sterilità è dovuta ad alterazioni tubariche, malattie infiammatorie pelviche, fibromi uterini ed endometriosi). Nuovi studi scientifici, presentati a Firenze nell’ambito del World Pediatric and Adolescent Gynecology Congress (25-28 giugno), mettono in luce l’effetto positivo dell’inositolo nelle donne affette da PCOS e la sua capacità di migliorare la qualità ovocitaria nelle donne e quindi, la fertilità . Protagonisti dell’incontro, i due pionieri degli approfonditi studi sulla molecola Vittorio Unfer, Professore di Ostetricia e Ginecologia all’ Università IPUS Istituzione di Alta Formazione di Chiasso in Svizzera e John E. Nestler, Professore di Medicina al Dipartimento di Medicina Interna, Virginia Commonwealth University. Il produttivo dibattito scientifico e la “corrispondenza epistolare” tra i due, pubblicata sulla rivista Gynecol Endocrinol, 2015 (impact factor: 1.33) ha portato ad un ulteriore traguardo verso la comprensione dei meccanismi della PCOS e dell’efficacia terapeutica degli inositoli.
SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO – La PCOS è una sindrome caratterizzata da diverse alterazioni endocrinologiche e metaboliche, in particolare dall’aumento degli androgeni, gli ormoni maschili e si associa all’ insulinoresistenza. Assenza o irregolarità nel ciclo mestruale, ovaio micropolicistico, obesità , acne e irsutismo sono i segnali principali della PCOS, presenti già nelle adolescenti. Ad oggi, le cure per la PCOS sono diverse, utili a rimuovere solo uno o alcuni sintomi della patologia: dalla pillola anticoncezionale, se non si desidera una gravidanza ai numerosi farmaci insulinosensibili che normalizzano il ciclo mestruale, riducono gli androgeni e migliorano la funzione riproduttiva sia in senso di ripristino dell’ovulazione spontanea che di miglior risposta alle terapie di induzione dell’ovulazione. Nuove molecole sono state individuate che senza effetti collaterali, hanno risultati identici a quelli farmacologici per la cura della PCOS. A tal proposito, interessanti sono il Myo-inositolo (MI) e il D-chiro-inositolo (DCI), i due principali stereoisomeri dell’inositolo che svolgono la funzione di secondi messaggeri dell’insulina, anche se con funzioni diverse.
COME E QUANDO ASSUMERE L’INOSITOLO – L’inositolo si trova in natura in alcuni alimenti, tra cui legumi, cereali, frutta. In particolare, la lecitina di soia ne è ricca come anche il riso integrale, il grano saraceno, l’avena e l’orzo. Anche la carne, sia di bovino che di maiale contiene una certa quantità di inositolo. I frutti con maggiore concentrazione di tale sostanza sono le arance e i pompelmi e le fragole, piselli e cavolfiore tra le verdure. E’ consigliabile quindi, seguire una dieta equilibrata che preveda tali alimenti, abbinata ad attività fisica. In molti casi, alle donne che soffrono di PCOS, è necessaria un’aggiunta con integratori a base di inositolo, che trovano in commercio, anche associati ad acido folico, altra sostanza molto utile in gravidanza.
INFERTILITA’ E NON SOLO – Oltre che in settori consolidati come la cura della PCOS e l’aiuto nei programmi di procreazione medicalmente assistita (PMA), l’inositolo è sotto i riflettori per la sua capacità terapeutica in gravidanza, in particolare nella profilassi dei difetti del tubo neurale resistenti all’acido folico e nella prevenzione dell’insorgenza del diabete gestazionale. L’inositolo si è dimostrato utile per ridurre la comparsa e la progressione della sindrome metabolica e interessanti prospettive si stanno aprendo sull’utilità dell’inositolo per l’infertilità maschile.
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