La manifestazione: “Le buone pratiche alternative esistono, perchè ostinarsi? È una follia”
AGIPRESS – CAMPI BISENZIO (FI) – “Fermare la costruzione dell’inceneritore a Case Passerini e aderire alla strategia Rifiuti Zero”. È questo in sostanza il senso della grande manifestazione che questo pomeriggio a Campi Bisenzio ha visto movimenti e associazioni di cittadini e abitanti uniti per chiedere alle istituzioni locali competenti una diversa gestione dei rifiuti e gridare un forte no agli inceneritori.
“Abbiamo indetto questa Manifestazione Popolare – si legge nel programma dei manifestanti – contro il progetto di costruzione del nuovo Inceneritore di Case Passerini, contro l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola e per sostenere le alternative esistenti e praticabili. È tempo che anche a Firenze e nei Comuni limitrofi si adotti un’altra gestione dei rifiuti basata sulla riduzione, il riutilizzo e l’eliminazione di inceneritori e discariche, oggi tra le prime cause di nocività e rischi per la salute. Chiediamo un forte sostegno e partecipazione a tutta la cittadinanza, per dimostrare che è possibile combattere la gravissima crisi economica e sociale in cui ci troviamo mettendo in pratica, a partire dal livello locale, le alternative elaborate dalle numerose realtà attive sul territorio. È ormai nota da tempo la pericolosità di questi impianti: non esistono tecnologie che abbattano le polveri più fini (PM inferiori a 2,5 micron) che sono quelle più pericolose; gli inquinanti emessi da questi impianti in grandi quantità come le diossine, i policlorobifenili, il cadmio, il mercurio, sono destinati ad accumularsi nei terreni (dunque anche sulle produzioni agricole) per decine di anni e ad entrare nella catena alimentare con danni alla salute a medio e lungo termine. E con effetti anche sulle generazioni future, come studi recenti dimostrano.
CI SONO ALTERNATIVE CERTE ALL’INCENERIMENTO – Ci sono e sono già in atto dentro una tendenza positiva e virtuosa. Mediante la raccolta differenziata porta a porta, e la tariffa puntuale (meno paghi quanto più differenzi) ormai da tempo molti comuni in Italia – duecento dei quali hanno aderito all’obiettivo “Rifiuti zero” al 2020 recuperano dai rifiuti elevate quantità di materiale, anche oltre l’80%.
Alla manifestazione ha partecipato anche il Sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà (Clicca qui Video), convinto sostenitore della strategia Rifiuti Zero. “La battaglia contro gli inceneritori – ha detto ad Agipress il Sindaco Bencistà – non solo è possibile, ma è inevitabile per sostenere progetti alternativi. La strategia ‘Rifiuti zero’ è la dimostrazione concreta che l’alternativa è possibile, è realistica, è praticabile, se lo fa San Francisco e a breve New York “ ha continuato Bencistà – è possibile che non lo possa fare Firenze e l’area limitrofa?”
Il Sindaco Bencistà ha poi ricordato lo slogan da lui lanciato per l’area fiorentina “Sognando la California, facciamo come San Francisco”. “Il caso San Francisco – ha concluso – dimostra che noi che non vogliamo gli inceneritori non siamo utopisti, non siamo velleitari, perchè imboccare con coraggio la strada dell’inversione di tendenza è assolutamente possibile. Bravi i comitati della piana e tutti coloro che partecipano a questa iniziativa, il nostro impegno ora è continuare a dare, a livello locale e anche nazionale, un contributo forte per promuovere le buone pratiche ovunque e dire no agli inceneritori”.
“Con questa manifestazione vogliamo rilanciare l’importanza della salute pubblica – ha affermato ad Agipress Gianluca Garetti di Medicina Democratica (Clicca qui Video) – in un momento in cui la salute è minacciata dall’inquinamento, ormai considerato cancerogeno a qualsiasi livello. In questa piana dove già l’inquinamento è consistente non è il caso di andare ad aggiungere un impianto nocivo come l’inceneritore, ci sono le buone pratiche alternative come Rifiuti Zero, con cui si risolve abbondantemente il problema rifiuti, e nello stesso tempo si dà occupazione e si rilancia l’economia locale. Ostinarsi a costruire impianti nocivi come gli inceneritore è una follia – ha aggiunto – e noi come Medicina Democratica ci battiamo e batteremo affinchè riesca a passare chiaramente questo messaggio”.
Agipress