AGIPRESS – FIRENZE – E’ stato presentato, nel Comune di Impruneta, il nuovo servizio di ristorazione scolastica a cura della Vivenda Spa. Sarà infatti la società del Gruppo La Cascina a prendersi cura, per i prossimi cinque anni, dell’alimentazione e della crescita salutare di oltre 800 bimbi fra asili nido, materne e primarie. Inoltre i pasti arriveranno anche sulle tavole del Centro di Socializzazione. In chiave digital, a gennaio il sito “School E-suite”, leggibile anche da smartphone e tablet, sarà migliorato con un’impronta ancor più “user-friendly”. La scelta operata da Vivenda, in accordo con il Comune di Impruneta, è quella di promuovere il portale web come uno strumento utile e di facile accessibilità per ogni famiglia per essere sempre aggiornati su: menu proposti; comunicazioni inerenti il servizio; suggerimenti o contributi sulla sana alimentazione e corretti stili di vita. Sarà attivato il servizio di consulenza dietistica online che permetterà all’utenza di porre quesiti nutrizionali sul menù adottato, potendo ricevere consigli sul bilanciamento calorico giornaliero per i propri figli. Sarà realizzata un’app che, oltre a riproporre i contenuti del sito internet, descriverà la “Carta d’identità del piatto” dove saranno elencati gli ingredienti delle varie ricette, gli allergeni ed eventuali avvertenze speciali quali, per esempio, informazioni sulla carne con o senza derivati del maiale oppure con o senza derivati del latte. Ciascuna preparazione sarà anche indicata per tipologia e per profilo alimentare consentendo una consultazione agevole e intuitiva. Pasti salutari, produzioni biologiche e di filiera corta toscana, cibi controllati in ogni fase del processo di trasformazione. Il servizio di ristorazione tiene conto anche delle differenti esigenze alimentari legate a fattori allergici, a particolari patologie, a diversi credo religiosi. Cosà¬, nella composizione dei menù, si privilegeranno le produzioni derivate da agricoltura biologica, acquisendo qualche prodotto dai fornitori locali come, per esempio, il pane preparato da fornai fiorentini con grano antico. La scelta merceologica di utilizzare perlopiù prodotti di filiera corta regionale toscana contribuirà alla riduzione dei fattori di rischio correlati all’inquinamento e al riscaldamento globale (riduzione del numero di passaggi dal produttore all’utilizzatore e quindi minor impatto sui trasporti e imballaggi, per esempio), ma consentirà anche di trasformare prodotti integri che non abbiano subito molteplici passaggi nella filiera di stoccaggio. La scelta pare più sostenibile per l’ambiente, più economica e in grado di valorizzare le realtà locali; inoltre, risponde pienamente alle raccomandazioni del Ministero dell’Ambiente alla legge sul GPP (Green Public Procurement) “ richiamate dal Capitolato di gara redatto dal Comune di Impruneta – che detta e impone i presupposti minimi di qualità nelle forniture della ristorazione scolastica pubblica. In occasione poi di particolari festività (Natale, Pasqua, Carnevale, festa della mamma e del papà , Halloween, Fine anno scolastico) Vivenda Spa garantirà la preparazione di pietanze (compreso il dolce) caratteristiche della festa. Seguendo sempre le linee guida del Ministero della Salute, saranno aumentate alcune grammature di piatti e alcune preparazioni a base di frutta e verdura fresche. L’offerta alimentare sarà sempre ripartita in quattro settimane cicliche e stagionali e vedrà la presenza di nuove pietanze come crema di carote, quinoa, farro, pasta integrale, merluzzo all’elbana, pasta al nasello. La pizza, amatissima dai piccoli, sarà cucinata per ben due volte al mese.
Da febbraio saranno confermate le modalità di pagamento della quota di compartecipazione a carico delle famiglie con un duplice obiettivo: offrire loro molteplicità di soluzioni e ridurre i ritardi e morosità nei pagamenti. Diversi i canali che saranno attivati: la Coop; esercenti locali come tabaccherie; via internet; banche e atm; sportello diretto a Tavarnuzze e Impruneta. Le migliorie proposte dalla Vivenda prevedono interventi in cucina e nei refettori. Saranno acquistate nuove attrezzature, più moderne e tecnologicamente avanzate; le sale mense saranno dotate di soluzioni fonoassorbenti per ridurre al minimo l’inquinamento acustico. Inoltre, in tema di sostenibilità ambientale, sarà anche installato presso il centro cottura di Tavarnuzze un impianto solare termico per il riscaldamento dell’acqua. Ci saranno anche percorsi di educazione alimentare, poiché la refezione scolastica è un’occasione importante per favorire la strutturazione di corrette abitudini alimentari. L’organizzazione di progetti formativi in base alle diverse fasce di età è un valido aiuto nel processo pedagogico ed educativo. Sono previsti quindi degli itinerari didattici multidisciplinari sull’alimentazione e non solo. Il pasto in mensa inoltre è anche occasione di educazione al gusto per abituare i bambini a nuove e diversificate esperienze olfattive e superare la monotonia che talora caratterizza la loro alimentazione: essere educati ad apprezzare i nuovi sapori e nutrirsi in modo salutare significa essere aperti ad ogni esperienza alimentare. I progetti e i laboratori potranno coinvolgere anche i genitori. In calendario sono già stati previsti i seguenti percorsi: “Linee per una sana alimentazione” (gennaio), “Merenda squisita” (febbraio), “Laboratorio di cucina” con la preparazione di un dolce a tema Carnevale (febbraio), “L’orto a scuola” (marzo), “Disturbi del comportamento alimentare” (marzo), “Alla scoperta della filiera corta” (marzo), “Aggiungi un posto a tavola” (luglio), “Lo spreco alimentare” (settembre).
“Una serata molto bella quella intrapresa a ‘bordo della Vivenda’, dove sia la ricchezza della presentazione qualitativa del progetto sia la squadra di lavoratori al completo hanno dato senso a un ingranaggio che porta a tavola tanti bambini, dal nido fino alle medie musicali coinvolgendo anche il Centro di Socializzazione”. A parlare a margine dell’incontro con le famiglie è l’assessore alla Pubblica istruzione Sabrina Merenda. “È stata un’occasione per presentare i progetti legati alla filiera corta, alla piramide della sostenibilità , all’ambiente e a tutto ciò che fa cultura per il bambino e l’adulto, dove il cibo diviene un veicolo importante di crescita, scambio generazionale, conoscenza. L’inizio di un lungo cammino che vede aprirsi come un centro culturale anche il refettorio di Tavarnuzze: uno spazio interattivo, luminoso con una cucina bellissima di proprietà del Comune, al confine fra il bisogno primario di nutrirsi bene con il desiderio di istruirsi in uno scambio fra bambini e adulti. Combattere gli sprechi alimentari, insegnare ai bambini a produrre un orto, parlare di anoressia e cibarsi di buone materie prime che fanno parte della nostra toscanità “.
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