di Francesco Tagliente
AGIPRESS – Buon Compleanno Tricolore e grazie per le grandi emozioni che ci regali. Grazie per tutte le volte che hai toccato le corde più profonde di milioni di italiani. Per il 226° compleanno il nostro Tricolore si attende di poter sventolare ovunque e sempre in tutta la sua bellezza. Impegniamoci tutti a rispettare e a far rispettare la sua dignità e il suo decoro.
Parlando della bandiera, la prima cosa che mi viene in mente è la forza che esprime quale simbolo della nostra Patria e delle libertà conquistate. È il simbolo dei sentimenti più nobili del popolo italiano, di cui rappresenta l’unità nella Nazione e per la Nazione. È il simbolo che ha accompagnato il cammino del nostro Paese nei momenti luminosi e in quelli più bui. Anche se non ce ne accorgiamo, anche senza vederlo, il nostro tricolore lo abbiamo cucito sulla pelle fin dalla nascita. Emerge e si manifesta in circostanze particolari per darci forza, passione e coraggio, specie quando la comunità si trova a vivere momenti d’incontenibile euforia (un grande successo sportivo) o un’emergenza dai risvolti drammatici, in cui i legami sociali si riscoprono più solidi
Purtroppo quel Tricolore che nel 2006 ha portato l’Italia al centro del mondo sventolando a Berlino, al Circo Massimo e in tutte le piazze Italiane, quel Tricolore che ha fatto il giro del mondo dopo la vittoria degli Europei da parte dell’Italia, quello che abbiamo visto sventolare ultimamente dal podio di Tokio a quelli di altri contesti internazionali nelle varie discipline sportive, spesso lo vediamo esposto in condizioni degradate. Quello stesso Tricolore che ha toccato le corde più profonde di milioni di italiani, purtroppo su molti nostri edifici, soprattutto scolastici pende in condizioni avvilenti. Il suo valore simbolico, dovrebbe indurre i singoli cittadini e ancor più le istituzioni a curarne la custodia, l’esposizione e il decoro anche al di fuori delle occasioni celebrative E troppo facile imbattersi in vessilli tricolori laceri, sporchi e scoloriti che sventolano sulle sedi pubbliche, dalle scuole ai ministeri, dalle caserme ai municipi, per non parlare dei posizionamenti sbagliati nonostante la materia sia disciplinata da una normativa chiarissima e di elementare applicazione.
La collocazione della bandiera tra i principi fondamentali della Costituzione assimila il tricolore agli altri pilastri costituzionali (la continuità territoriale dello Stato unitario, l’indipendenza, il dovere dei cittadini e delle Forze armate di difenderlo) e vale anche come vincolo all’agire delle istituzioni e degli altri soggetti dell’ordinamento incaricati di funzioni pubbliche. Compresi, naturalmente, i singoli cittadini, le aziende, i gestori delle strutture ricettive, il cui agire non poggia solo sui diritti ineludibili, ma prevede altrettanti doveri fondamentali. E fra i doveri “ oltre a quelli di solidarietà politica, economica e sociale (difesa della Patria, concorso alle spese pubbliche, fedeltà alla Repubblica, osservanza delle leggi) e all’obbligo di esecuzione degli ordini legittimi delle pubbliche autorità “ vi è una serie di prestazioni e comportamenti di notevole rilevanza sociale, compreso quello di rispettare la dignità e il decoro del nostro tricolore. È anche previsto, all’interno di ogni ente, una sorta di “guardiano” delle bandiere, ossia un funzionario responsabile del decoro e della corretta esposizione dei vessilli all’interno e all’esterno degli edifici. In ogni caso, la vigilanza generale sull’adempimento delle disposizioni relative alle bandiere è affidata ai Prefetti, che rappresentano il Governo nelle province. E’ opportuno sottolinearlo: il rispetto del decoro del Tricolore impegna anche o privati cittadini e gli imprenditori. Un’azienda o un privato cittadino possono esporre sul proprio esercizio o balcone la Bandiera Tricolore a condizione che assicuri la sua centralità rispetto agli altri eventuali vessilli e naturalmente il decoro. Al tricolore, spetta la centralità e la precedenza rispetto a ogni altra bandiera, a eccezione delle occasioni dettate dalla cortesia internazionale.
Da diversi anni l’Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) è impegnata a celebrare la Festa della Bandiera con varie manifestazioni che si sono tenute in sedi istituzionali e con dirette televisive. La celebrazione dello scorso anno ha visto protagonisti anche la plurimedagliata fiorettista Valentina Vezzali, nella veste di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport e 8 Atleti Olimpici che hanno portato la nostra Bandiera al centro del mondo, toccando le corde più profonde di milioni di italiani.
Per il 7 gennaio del 2023 nella mia duplice veste di Delegato alle relazioni istituzionali dell’ANCRI e Presidente della Sezione romana dell’Associazione nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (ANAOAI) , ho condiviso con il Presidente nazionale dell’Associazione degli insigniti Tommaso Bove, e con la Presidente dell’ANAOAI, Novella Calligaris, l’idea di coinvolgere l’Associazione Olimpici e Azzurri per celebrare insieme il Tricolore. Una evoluzione che abbiamo ritenuto naturale: dal coinvolgimento dei singoli Atleti a quello dell’Associazione che li rappresenta. AGIPRESS
Prefetto Francesco Tagliente