La Toscana da sola si presenta con sette siti UNESCO, eguagliando per numero interi paesi come la Finlandia, la Croazia, la Norvegia. Dal 2 al 4 ottobre
AGIPRESS – FIRENZE – Il terzo forum mondiale dell’Unesco si terrà a Firenze dal 2 al 4 ottobre prossimi. Lo annuncia l’assessora alla cultura della Regione Toscana, Sara Nocentini, intervenuta nel corso della presentazione dell’evento a Parigi. “Solo qualche settimana fa – aggiunge – uno dei maggiori quotidiani nazionali ha definito l’Italia la massima potenza mondiale in fatto di beni culturali fondandosi sull’unico dato certo in tale ambito, cioè il numero dei siti culturali riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La Toscana da sola si presenta con sette siti UNESCO, eguagliando per numero interi paesi come la Finlandia, la Croazia, la Norvegia”.
Nocentini ha sottolineato che oggi va costruito un nuovo approccio caratterizzato dal contributo che la cultura e i beni culturali possono dare all’idea di un nuovo sviluppo, sociale, economico e sostenibile delle nostre società . “Si tratta di cogliere pienamente la funzione sociale della cultura, che appunto non è di mera conservazione del passato né di spettacolarizzazione per il presente, ma asset decisivo per costruire un futuro di senso, di sviluppo, di prospettiva oltre la crisi che stiamo vivendo, che è crisi economica, sociale, di sostenibilità e di cultura”. “La strada giusta passa per l’integrazione nelle strategie di sviluppo, di riconsiderazione della funzione della cultura e dei beni culturali. E questo approccio consente di motivare nuovamente l’intervento pubblico in questo settore: occorre costruire una vera e propria politica economica per i beni culturali, facendo dell’asset culturale l’elemento attorno al quale costruire e rinnovare continuamente l’identità del paese e valorizzare portandolo a sistema l’enorme potenziale produttivo e di innovazione che nel settore si manifesta. Come per ogni politica industriale, anche per la cultura occorrono investimenti per innovare e rinnovare la dotazione infrastrutturale dell’offerta culturale. I siti UNESCO sono appunto quelle infrastrutture essenziali per uno sviluppo sostenibile di qualità delle nostre società , sono i beni durevoli densi di ricerca, innovazione, lavoro, opportunità per il presente e per il futuro del nostro pianeta”.
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