Il commento del Prof. Avv. Ranieri Razzante.
AGIPRESS – Altro che manifestazione non autorizzata: è terrorismo. Ciò che è accaduto a Torino ricalca perfettamente la definizione dell’articolo 280 del Codice Penale, laddove si prevede, in estrema sintesi ma senza semplificare, che il reato si applichi a chi mina alla pacifica convivenza e al corretto dispiegarsi della vita democratica. Non interessa disquisire né sugli aggressori né sul colore politico o sociale degli aggrediti. Chi manifesta senza autorizzazione è, vieppiu’, con metodi violenti, perde le garanzie costituzionali fissate per il (legittimo) dissenso. In questo caso, ancor piu’ gravemente, si attaccano istituzioni dello Stato, quindi la prospettiva eversiva delle gesta di questi “signori” è, direi, scontata. Ma la gravità del mio ragionamento, ora da cittadino, si acuisce pensando al ruolo delle forze dell’ordine, con le quali il nostro Paese (esclusi i facinorosi manifestanti) deve solidarizzare, senza indugio. Gli uomini e le donne in divisa devono occuparsi delle indagini e della tutela dell’ordine pubblico contro ben piu’ serie minacce che quelle che possono derivare da proteste di piazza che andrebbero, secundum legem, contenute nell’alveo della democrazia. Non vanno tenuti in minima considerazione i messaggi, qualora fossero anche legittimi, passati in queste forme. I nostri investigatori sapranno rintracciare i veri colpevoli dell’ennesimo episodio di matrice eversiva, confidando nella sanzione massima della magistratura. Essa vorrà , laddove consentito, applicare il massimo della pena ad attivisti che, francamente, hanno stancato tutti noi che desideriamo, avendone un sacrosanto diritto, di vivere in pace. E forse la ricerca delle regie occulte di questi (e troppi altri “moderni” fenomeni del genere) eventi senza senso andrebbe condotta in ambienti anche insospettabili in apparenza.
Prof. Avv. Ranieri Razzante Docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna, Docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Universita’ Suor Orsola Benincasa, Consulente Commissione Parlamentare Antimafia
