DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

29 Dicembre 2018

Il ristorante dove cucinano le mamme, si chiama “Me’ Mà ” ed è a Figline Valdarno

L’apertura sabato 5 gennaio. Periodicamente le donne del paese all’opera per proporre le loro ricette.

AGIPRESS – FIRENZE – A Figline Valdarno un nuovo locale gastronomico dove sentirsi a casa, in cui convergono un design d’ispirazione newyorkese e la rassicurante tradizione della cucina della mamma. E le protagoniste, appunto, saranno proprio le donne del paese, che verranno chiamate a condividere e presentare al pubblico le proprie ricette: tutto questo è “Me’ Mà “, il nuovo ristorante che apre i battenti sabato 5 gennaio in via Copernico 46 a Figline Valdarno. L’attenzione a una cucina casalinga è evidente già dal nome – visto che “Me’ Mà ” non è altro che la contrazione di “mia mamma” in dialetto “ e si ritrova nei piatti del menù, che oscillano tra Ravioli di zucca e amaretti con gorgonzola e mandorle fino agli Spaghetti alla chitarra con olive taggiasche, pomodoro secco e crema all’aglio o alla Braciolina fritta con patate. Ricavato all’interno di un vecchio casale ristrutturato, “Me’ Mà ” conserva gli spazi tipici delle cucine di casa, con un ampio laboratorio dove è possibile assistere ogni giorno alla realizzazione delle pietanze. Allo stesso tempo, però, ogni ambiente del locale è strutturato in modo da consentire una fruizione a sé: oltre all’area del ristorante tout court, infatti, c’è lo spazio per la pizza a pala del forno Menchetti e quello per la griglia con il forno Josper, la cui cottura a carbone vegetale ad alte temperature esalta il sapore della carne, dalla rosticciana al tomahawk, dalla fiorentina al galletto fino al polpo. Valore aggiunto del “Me’ Mà ” è proprio la versatilità , che gli consente di restare aperto dalle 7 del mattino alla mezzanotte (da giovedଠa sabato fino all’una), offrendo ogni tipo di soluzione gastronomica “ incluso un occhio di riguardo per il mondo gluten free e per i vegetariani – per i suoi 200 coperti complessivi, divisi su una superficie di 500 mq.

Agipress

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