DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

27 Dicembre 2024

il Presepe vivente nelle Grotte di Postumia

AGIPRESS – Anche quest’anno va in scena fino al 30 dicembre 2024 il Presepe vivente nelle Grotte di Postumia, che fu, nel 1989, il primo presepe vivente in Slovenia ad essere allestito fuori da una chiesa, dal regista Gregor Tozon. L’evento è diventato sempre più importante e come spiega il Presidente del Consiglio di amministrazione delle Grotte di Postumia, Marian Batagelj: “Il tema di quest’anno è la salvaguardia del pianeta e della natura, che significa anche occuparsi delle grotte. Perché alla fin fine, tutto quello che fa di male l’uomo in superficie, finisce poi nel sottosuolo. Se si riscalda il pianeta, si riscaldano anche le grotte, e ciò vuol dire che l’ambiente cambia per tutti gli esseri viventi”. Il Presepe si snoda lungo un percorso di 5 km: si percorrono i primi 2 km sul trenino, poi 1 km a piedi, poi altri 2 km ancora sul trenino. Sono coinvolti più di 100 partecipanti: attori, cantanti, strumentisti e ballerini, che danno vita a 5 esibizioni strumentali, sono rappresentate 18 scene bibliche, lo spettacolo dura 90 minuti. La preparazione è meticolosa, nell’audizione di ottobre vengono scelti i personaggi: pastorelli, angeli, soldati, Zaccaria, Elisabetta, i tre Re Magi, i centurioni, 4 Giuseppe e 6 Maria. Si esibiscono giovani talenti musicali e affermati cantanti d’opera: Sumika Kanazawa, giapponese, che interpreta la Principessa Mononoke nella Sala dei concerti delle Grotte di Postumia; Ivan Defabiani, italiano, che si esibisce nel Padre Nostro ai piedi della Grande Montagna; Anea Mercedes Anžlovar, slovena, che canta l’Ave Maria sulla Montagna nelle Grotte. Uno straordinario spettacolo, reso ancor più suggestivo dai giochi di luci, che disegnano stelle e comete e pianeti sulle antichissime rocce, spettacolo che nei cinque giorni attira 22.000 visitatori. Le grotte si estendono per oltre 24 chilometri, ed è un paesaggio sotterraneo con monti, fiumi, immense sale che nascondono ingressi verso gallerie strette. E tutte le “sale” che si attraversano sono una meraviglia di stalattiti e stalagmiti, con nomi suggestivi: sala Gotica, monte Calvario, il Ponte russo, le Grotte belle, la Sala degli spaghetti, la Sala bianca e la Sala rossa fino alla Galleria del Brillante con la omonima colonna, una stalagmite di cinque metri di un bianco splendente, detta “Brillante”, simbolo delle Grotte di Postumia e del Carso sloveno. Ma lo stupore non finisce qui: infatti si possono incontrare – custoditi in un acquario- dei “cuccioli di drago”! Sono chiamati così questi esemplari di proteo: quasi ciechi, hanno una pelle pallida, quasi trasparente, quattro arti e solo dieci dita, lunghi dai 25 ai 30 centimetri, possono vivere fino a 100 anni, sono i più grandi tra gli animali ipogei e gli unici vertebrati in Europa a vivere nel mondo sotterraneo, al buio. Un motivo in più per visitare queste grotte in ogni momento dell’anno: da Trieste distano 59 km. e sono circondate da città storiche anch’esse veri gioielli da scoprire.

 

 

 

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