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24 Marzo 2025

Il porto della Spezia e il blu tornano a trainare

GIORGIA BUCCHIONI

AGIPRESS – LA SPEZIA – Il porto della Spezia si conferma in assoluto (insieme con cantieristica e nautica da diporto) come una delle principali filiere industriali della città e motore trainante dell’economia cittadina oltre che serbatoio essenziale di occupazione. La Spezia realizza più del 70% della sua produzione dall’economia del mare ovvero dallo scalo marittimo, dalle attività logistiche indotte, dai cantieri navali e dal turismo marittimo. Secondo le ultime rilevazioni della Community portuale spezzina, il porto occupa un totale di oltre 8’000 addetti, di cui 3’000 diretti e oltre 5’000 nell’immediato indotto all’interno di una 80ina di aziende private. Significativo il fatto che il lavoro in porto confermi caratteristiche di stabilità con l’87% dei contratti che sono a tempo indeterminato. Circa il 47% degli addetti sono white collar e dirigenti e il 53% operai spesso ad altissima specializzazione. Numeri altissimi e incidenza più che significativa per una città che si colloca immediatamente sotto la fascia dei 100.000 abitanti. Il porto incide sul Pil della città e dell’intera provincia spezzina per 5 miliardi, senza considerare le ricadute derivanti ad esempio dai flussi turistici determinati dal traffico delle crociere in porto. “Dopo un periodo di stasi determinato anche dall’allungamento dei tempi di realizzazione delle nuove opere oggi tutte cantierate a partire dal Terzo bacino – sottolinea la Community portuale – il porto ha ripreso il trend positivo che lo caratterizza ormai da decenni connotandolo come il secondo regional port italiano. Nel 2024 il traffico container ha registrato un incremento generale dell’8,7% pari a 1.238.258 TEU complessivi a banchina di cui 1.123.602 TEU al La Spezia Container Terminal (+11%) e 14.656 al Terminal del Golfo (-9,7%). Stazionario l’andamento delle merci varie con una movimentazione di 12.220.975 tonnellate di merci, meno 1,7% rispetto al 2023. In forte flessione invece i prodotti energetici GNL del terminal Snam di Panigaglia. Il porto ha confermato nel 2024 anche una sua unicità a livello nazionale, quella propensione all’intermodalismo che ha spinto ulteriormente la quota del traffico ferroviario balzata, grazie ai 7.405 treni effettuati e alla crescita del 4%, sino al livello record del 34%. “Oggi il porto – conclude Giorgia Bucchioni a nome della Community di La Spezia – alla vigilia della nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema, ha la possibilità, determinata anche dalla vivacità imprenditoriale delle aziende che operano direttamente o nell’indotto dello scalo, di affrontare e vincere le sue sfide, non solo sul fronte commerciale e in particolare dei traffici container, ma anche in quello industriale, navalmeccanico, turistico. E, in ultima istanza, strategico per quella nuova geografia dei traffici e anche degli equilibri geopolitici che si andrà a formare nei prossimi mesi in Mediterraneo”.

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