DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

13 Novembre 2023

Il Monte Bianco perde due metri


AGIPRESS – Un lavaggio in lavatrice che non è andato come speravamo, o sarà stata l’asciugatrice? I nostri vestiti continuamente si restringono ma questa volta è successo al Monte Bianco, avete capito bene. La vetta più alta dell’Europa occidentale si è ridotta di ben due metri negli ultimi due anni, fra il 2021 e il 2023. Di chi sarà la colpa? La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno da un gruppo di geometri della regione dell’Alta Savoia che, dal 2001, ogni due anni rileva l’altezza del massiccio posizionato tra Italia e Francia. La ricerca è ovviamente finalizzata al monitoraggio dell’impatto delle evoluzioni climatiche sull’arco alpino.

Per rilevare i dati, ben 20 specialisti hanno scalato la montagna, divisi in 8 gruppi, portando con loro strumenti altamente tecnologici e utilizzando per la prima volta anche un drone. Attualmente la vetta è a quota 4.805,59 metri. “La perdita di 2,22 metri potrebbe essere dovuta alla riduzione delle precipitazioni durante l’estate”, ha asserito Jean des Garets, capo geometra del dipartimento dell’Alta Savoia, nel sudest della Francia. “Ma tra due anni, quando effettueremo una nuova misurazione, il monte Bianco potrebbe aver ripreso quota”, ha aggiunto, chiarendo che già in passato si sono annotati cambiamenti simili. Il dato più alto è stato censito nel 2007, con 4.810,90 metri. Nel 2021 invece, era stato misurato un calo di un metro rispetto al 2017, mentre il risultato insolitamente basso del 2019 non era stato comunicato poiché considerato non rappresentativo. Questi dati serviranno chiaramente per le generazioni future ma, l’interpretazione corretta sarà a cura di climatologi, glaciologi e di altri scienziati che spiegheranno la situazione e le ripercussioni.

La decrescita potrebbe essere stata generata dalle scarse precipitazioni estive, la posizione e l’altitudine della sua cima sono infatti, in perpetuo movimento. “Abbiamo imparato molto da queste misurazioni. Ora sappiamo che la vetta cambia costantemente altitudine e posizione, con variazioni fino a cinque metri”, sostiene Des Garets. Dietro la riduzione della cima del Monte Bianco c’è anche lo scioglimento dei ghiacciai, legato ai cambiamenti climatici. La crisi climatica sta infatti, velocizzando lo scioglimento dei ghiacciai alpini, particolarmente indifesi perché si trovano ad altitudini spesso inferiori rispetto a quelli di altre regioni del Pianeta. Secondo alcune stime, tra il 2000 e il 2020 hanno perso circa un terzo del loro volume. Nel 2022 è stata annotata una perdita del 7 per cento. È noto che ormai, che il caldo sarà sempre più preoccupante e sempre più in aumento e sarà l’artefice di un triste destino per i ghiacciai, sono già 200 infatti, quelli che sono scomparsi lasciando spazio a detriti e rocce. Sarà difficile veder finire questo processo inesorabilmente catastrofico. AGIPRESS

Francesca Danila Toscano – Stradenuove

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