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23 Dicembre 2024

Il Corridoio Vasariano riapre al pubblico: storia, panorami e un restauro da record

AGIPRESS – FIRENZE – Dopo otto anni di chiusura, il Corridoio Vasariano di Firenze torna ad accogliere visitatori da tutto il mondo, offrendo un’esperienza unica nel cuore della città. Lungo 750 metri, il passaggio collega la Galleria degli Uffizi al Giardino di Boboli, attraversando l’Arno e le botteghe di Ponte Vecchio. Trattasi di un’opera maestosa, progettata nel 1565 da Giorgio Vasari per il Duca Cosimo I de’ Medici, che unisce bellezza, ingegno architettonico e un profondo valore storico. La riapertura è il risultato di un imponente progetto di consolidamento e recupero, frutto della collaborazione tra gli Uffizi e la Soprintendenza. Presentato nel febbraio 2019, il piano ha richiesto 18 mesi di studi e indagini preliminari che hanno coinvolto decine di specialisti. I numeri del progetto testimoniano la sua complessità: oltre 1000 pagine di documentazione, 201 metri quadrati di elaborati tecnici, 23 relazioni specialistiche, 2435 fotografie e numerosi test sui materiali. Con un costo complessivo di circa 10 milioni di euro, sostenuto anche da una generosa donazione di un milione di dollari dell’imprenditore americano Skip Avansino, i lavori sono iniziati nel 2022 e si sono conclusi nelle scorse settimane. Questo restauro rappresenta il primo intervento significativo sul Corridoio dagli anni Novanta, riportandolo alla sua essenzialità originaria di “tunnel aereo”.
L’accesso al Corridoio Vasariano è regolato per garantire la sicurezza dei visitatori e richiede la prenotazione obbligatoria. Il biglietto, che include l’ingresso alla Galleria degli Uffizi, ha un costo complessivo di 43 euro. Chi prenota la visita al Corridoio può entrare al museo fino a due ore prima per esplorare le collezioni. Di certo è un percorso tra storia e panorami mozzafiato: prende infatti avvio al primo piano degli Uffizi e si snoda sopra Ponte Vecchio, terminando accanto alla Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli. Durante il tragitto, i visitatori possono ammirare vedute spettacolari sull’Arno, sul centro storico e sugli interni della Chiesa di Santa Felicita. Questo itinerario, che un tempo permetteva ai Medici di spostarsi indisturbati tra Palazzo Pitti e Palazzo Vecchio, oggi consente di immergersi nella storia e nei panorami di una Firenze rinascimentale. Un’eredità che abbraccia l’Europa: perchè la concezione stessa del Corridoio Vasariano trova ispirazione in altre opere celebri, come il Passetto di Borgo, il passaggio segreto che collega il Vaticano a Castel Sant’Angelo, e il “corridore” bramantesco che unisce i Palazzi Vaticani al Casino del Belvedere. Paralleli storici si trovano anche a Parigi, dove nel 1565, lo stesso anno della costruzione del Corridoio, Caterina de’ Medici avviò un progetto simile per collegare il Louvre alla residenza reale delle Tuileries. Un corridoio che è simbolo di ingegno e visione per il mondo , e infatti è stato progettato per garantire sicurezza e discrezione ai Granduchi di Firenze. E resta il fatto che il Corridoio Vasariano è oggi un simbolo del genio architettonico di Giorgio Vasari, ma anche della lungimiranza dei Medici. La sua riapertura non è solo un evento culturale di rilievo, ma una celebrazione di un passato che continua a ispirare.
Visitare il Corridoio significa compiere un viaggio unico attraverso il tempo, esplorando uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia della città di Firenze. Grazie a questo restauro, il Corridoio si riafferma come un’esperienza imperdibile per chiunque desideri scoprire le meraviglie del Rinascimento. L’ultimo restauro significativo del Corridoio risaliva agli anni Novanta, ma oggi l’opera è stata riportata alla sua essenzialità originale, come un “tunnel aereo” che consente di godere appieno del suo straordinario percorso sopra la città. La riapertura del Corridoio Vasariano non rappresenta solo un evento culturale di grande rilievo, ma anche un viaggio emozionante nella storia. Percorrerlo oggi significa immergersi in un’epoca di straordinaria innovazione e scoprire uno dei luoghi più affascinanti. E non solo di Firenze.

Titti Giuliani Foti

AGIPRESS

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