AGIPRESS – In Italia esistono posti che con il tempo si sono trasformati in vere e proprie Ghost Town: si tratta dei cosiddetti “borghi fantasma”, piccoli centri abitati, spesso di origine antica, che a causa di fenomeni naturali o socioeconomici hanno subito un progressivo spopolamento. L’ISTAT, infatti, conta almeno 1.000 città abbandonate in tutto il territorio nazionale. Un’analisi di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, ha rivelato quanto dovrebbe spendere chi fosse interessato ad acquistare casa nelle immediate vicinanze (o, quando possibile, proprio nel centro cittadino) dei dieci più celebri borghi fantasma italiani. La frazione di Savogno, in Lombardia, è raggiungibile solo salendo i 2.800 gradini che portano da Piuro al piccolo borgo arroccato tra i monti della Val Bregaglia, completamente abbandonato ormai da quasi sessant’anni. Il prezzo medio al metro quadro è di 1.580 euro/mq per vivere a una passeggiata di distanza da questo villaggio di montagna dal fascino antico. La Liguria ne conta ben due: Bussana Vecchia, sede per anni di una comune di artisti, e Balestrino, anche set di film hollywoodiani. Per vivere nei pressi della prima città fantasma, frazione di Sanremo, sorta sulle rovine di un borgo medioevale, servono ben 2.500 euro/mq; sono sufficienti invece poco meno di 1.000 euro/mq per la seconda, che si trova nella provincia di Savona, in una zona ad elevato rischio sismico. Spostandosi in Emilia-Romagna si trova Castel d’Alfero, una frazione del comune di Sarsina dove per comprare casa servono circa 1.100 euro/mq. Posto di recente sotto vincolo monumentale dal Ministero dei beni e delle attività culturali, questo piccolissimo borgo rappresenta un vero e proprio esempio di “fossile urbano”, di cui si hanno notizie fin dai primi anni del 1200. Anche il Lazio ospita due tra i più famosi borghi fantasma d’Italia: la celeberrima Civita di Bagnoregio, nota anche come “La città che muore” da un libro dello scrittore Bonaventura Tecchi, e Monterano, famoso per aver ospitato diversi set cinematografici storici. Per una casa vista rocca di Civita ci vogliono di media 750 euro/mq, mentre per vivere immersi nelle atmosfere di film come Ben Hur servono poco meno di 1.100 euro/mq. Nel cuore dell’Irpinia si trova invece Apice Vecchia, un paese fantasma sospeso nel tempo e per questo noto anche come la “Pompei del Novecento”. Abbandonato dopo un forte terremoto che colpଠi dintorni nell’agosto del 1962, per una casa nel nuovo paese sorto nelle immediate vicinanze servono circa 780 euro al metro quadro. Il borgo di Craco in Basilicata è ancora parzialmente abitato: infatti nella parte ricostruita risiedono circa 700 abitanti. Chi volesse trasferirsi in questa Ghost Town a 400 metri d’altezza, scelta tra l’altro come scenario per il film di Mel Gibson “La passione di Cristo”, deve mettere a budget poco più di 1.100 euro al metro quadro. Da Melito di Porto Salvo in Calabria è possibile raggiungere la rocca, ormai disabitata, di Pentadattilo, che deve il suo curioso nome ai cinque costoni rocciosi che si protendono dal monte Calvario. A seguito di un terremoto avvenuto alla fine del 1700, l’abitato si è progressivamente svuotato ma per vivere alle sue pendici servono di media 765 euro/mq. Anche nelle Isole si trovano delle città fantasma, è il caso di Gairo Vecchio, un borgo sardo abbandonato negli anni Sessanta dopo una grave alluvione. Per vivere nella cittadina ricostruita nelle immediate vicinanze sono necessari poco più di 740 euro/mq. AGIPRESS