La proposta di riservare l’accesso alle scuole, pubbliche e private, ai soggetti in regola con il calendario vaccinale
AGIPRESS – FIRENZE – “Nonostante l’impegno del nostro Paese, l’obiettivo della l’eliminazione del morbillo entro il 2015, fissato dalla Conferenza Stato-Regioni nel 2011, sembrerebbe ancora lontano, sebbene negli ultimi 3 anni vi sia stata una significativa riduzione dei casi: 2.258 nel 2013, 1.696 nel 2014 e 140 nei primi sette mesi del 2015″. E’ quanto ha detto il Professor Luciano Pinto, della Società Italiana Pediatria Preventiva e Sociale in occasione del XXVII Congresso Nazionale. Il prof. ha lanciato l’allarme per il calo delle vaccinazioni tra le famiglie italiane e sottolineato i benefici che derivano dall’immunizzazione per l’individuo e per la comunità . “Bisogna organizzare – ha aggiunto – Corsi di Formazione Continua per consentire a pediatri, igienisti, centri vaccinali e medici di medicina generale di analizzare congiuntamente i problemi evidenziati nelle loro zone e concordare le modalità di d’intervento. Si diffonda la cultura vaccinale fra gli alunni delle scuole, creando occasioni di incontro fra i genitori che diffidano dei vaccini con altri che hanno sperimentato l’impatto delle malattie con i propri figli. Si ragioni sulla opportunità di riservare l’accesso alle scuole, pubbliche e private, ai soggetti in regola con il calendario vaccinale, salvo che non vi siano esenzioni mediche, anche per proteggere i bambini con difese immunitarie compromesse, sia per malattie congenite che acquisite. Il rischio di ammalarsi di morbillo per un bambino non vaccinato è 35 volte superiore a quello di uno vaccinato”.
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