AGIPRESS – Jean Giono è l’autore del romanzo “L’uomo che piantava gli alberi”, che racconta la storia di un antieroe un po’ schivo, Elzéard Bouffier che, negli anni oscuri della guerra, si dedicò al rimboschimento delle pendici di un’arida vallata in Provenza, donando nuova vita alla terra e alla comunità del luogo. Dal 2019, “Jean Giono L’uomo che piantava gli alberi” è il titolo del premio organizzato da Fondazione Alberitalia ETS e Veneto Agricoltura, destinato alle persone che si sono distinte per la promozione e la realizzazione di impianti di alberi e arbusti, in Italia o all’estero, ed è giunto ormai alla quinta edizione. Quest’anno la premiazione si è svolta in occasione della Giornata della Terra ed è stata ospitata da Cartiere Carrara, nella sede di Capannori (Lucca).
I vincitori, uno per ogni categoria in concorso, sono il Presidente del Parco del Serio Basilio Monaci, l’imprenditrice agricola Mara Stocchi, l’agronomo e scienziato agrario Daniele Zanzi e il giovane ambientalista bavarese Felix Finkbeiner, oggi ventiseienne, che all’età di 11 anni ha parlato all’Assemblea generale dell’ONU, dopo aver fondato l’organizzazione internazionale per la piantagione di alberi e la difesa ambientale Plant-for-the-Planet. Sono stati premiati, rispettivamente, per le categorie Amministratori di bene pubblico, Imprenditori, Tecnici con competenze agro-forestali e Volontari. Ogni vincitore riceverà 250 piante, tra alberi e arbusti da piantare, prodotte dal “Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta” di Veneto Agricoltura. Al volontario Matteo Cesaretto, inoltre, è stata conferita la menzione speciale.
Il Premio Jean Giono pone l’attenzione sulla cultura forestale produttiva e naturalistico-ambientale, oltre che sulla gestione sostenibile delle foreste. Durante l’evento è stato proiettato un video saluto dell’Assessora all’agroalimentare e alle foreste della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che non ha potuto partecipare di persona, per precedenti impegni istituzionali. “E’ molto interessante questo premio e questa idea di piantare alberi richiamandosi a Giono per capire quanto sia importante un’azione costante, continua, quotidiana per ricostruire un habitat che faccia sentire l’uomo di nuovo nel suo ambiente naturale. Credo che, di questi tempi, questa sia un’azione fondamentale e l’idea del protagonista del libro di Giono che pianta alberi con costanza – perché per ottenere un albero e una foresta ci vogliono tanta pazienza e tempo – faccia capire che non bisogna mai fermarsi e che non può essere soltanto un’azione sporadica, causale.”
“Cartiere Carrara promuove l’economia circolare e la produzione sostenibile – ha detto Matteo Carrara, del Cda di Cartiere Carrara -. Dal 2020, in collaborazione con Compagnia delle Foreste e Rete Clima, abbiamo avviato “La carta che pianta alberi”, un programma di riforestazione nel territorio, autofinanziato e realizzato su terreni di proprietà, articolato in due progetti: con il progetto Kilometroverde Lucca, un tratto di un chilometro lungo il lato sud dell’autostrada A11 fra Lucca e Capannori è stato ripopolato con alberi e arbusti autoctoni. A Badia Pozzeveri abbiamo invece avviato il progetto delle Piantagioni Policicliche, una serie di colture a ciclo continuo, in cui convivono alberi e arbusti con tempi di crescita e di taglio diversi, in modo che sia garantita una copertura naturale costante nel tempo. Grazie a “La Carta che Pianta Alberi”, ad oggi, abbiamo piantato 15.000 alberi e la previsione è quella di arrivare a 150.000 entro il 2030”, conclude Matteo Carrara. Nel 2024 Cartiere Carrara ha avviato un percorso didattico per le scuole elementari e medie, con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza della sostenibilità ambientale. AGIPRESS