AGIPRESS – Ogni anno il 21 Novembre ricorre la giornata nazionale degli alberi, istituita nel 2013 dal Ministero dell’Ambiente per promuoverne la tutela e la valorizzazione. Quest’anno FSC Italia, la ONG che da oltre 30 anni promuove la gestione forestale sostenibile in tutto il mondo, invita a riflettere anche sul valore economico della manutenzione delle foreste che, alla prova dei fatti, sono come miniere d’oro a pochi chilometri dalle città. Stoccaggio della CO2, conservazione della biodiversità, depurazione dell’acqua, contrasto dell’erosione del suolo sono solo alcuni dei benefici che derivano dalla presenza di alberi e foreste nel nostro ecosistema. Valori già conosciuti in termini ecologici, ma che possono trasformarsi in un importante ritorno economico in un Paese come l’Italia, in cui la superficie forestale ammonta a oltre 11 milioni di ettari, circa il 37% del territorio nazionale.
Secondo alcune ricerche, oltre la metà del PIL mondiale dipende dalle risorse naturali- per un controvalore di circa 40mila miliardi di euro. Il Ministero dell’Ambiente ha provato, nel 2018, a dare una dimensione economica ai servizi di alberi e boschi in Italia. Ne risulta che il valore del servizio di purificazione delle acque svolto dalle radici degli alberi è pari a 1,1 miliardi di euro, mentre quello di controllo dell’erosione del suolo è compreso tra i 35 e i 149 miliardi di euro. L’assorbimento di CO2, invece, ha un valore stimato tra gli 8,8 e i 58 miliardi di euro. Oltre questo, ci sono i dati che riguardano la produzione di beni materiali tangibili, come i prodotti alimentari e il legno.
La filiera italiana legno-arredo è composta da oltre 70mila imprese che danno lavoro a più di 300mila addetti. Nella filiera della carta e della grafica invece sono coinvolte oltre 16mila aziende e più di 160mila persone, per un fatturato che nel 2023 ammonta a 27 miliardi di euro. Esiste dunque un grande potenziale, sia in termini ambientali che economici, quando si parla di alberi e foreste in Italia: già presente nella nostra vita quotidiana, può essere ulteriormente riconosciuto e apprezzato solo attraverso la buona gestione delle risorse. “Gestire una foresta in maniera responsabile è sempre un buon affare, in termini ambientali, sociali ed economici – spiega Giuseppe Bonanno, direttore di FSC Italia, la ONG che da oltre 30 anni promuove la gestione forestale sostenibile in tutto il mondo. Le foreste possono essere una bottega, una farmacia e una ferramenta allo stesso momento; da qui infatti ci arrivano prodotti alimentari, di cura e legname per l’edilizia. Dobbiamo lavorare affinchè tali benefici non rimangano solo per pochi, ma possano esser goduti e apprezzati dalla generazione presente e da quelle future”. AGIPRESS