AGIPRESS – FIRENZE – Da oggi in Toscana ci sono 22 “BiG manager” in più. Sono stati infatti consegnati questo pomeriggio, nel corso di una cerimonia organizzata nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Firenze, i diplomi ai partecipanti della prima edizione di BIG Academy, il progetto di alta formazione promosso da ACSI “ Associazione per la Cultura e lo Sviluppo Industriale con il sostegno della Fondazione CR Firenze. Il progetto formativo, lanciato nel 2020, è rivolto a manager ed aspiranti tali che vogliono ampliare o perfezionare le proprie competenze professionali. A consegnare i riconoscimenti sono stati i rappresentanti delle nove realtà che compongono l’Associazione: Baker Hughes, El.En Group, KME, Leonardo, Thales, Enegan, Sime, Sirio Solutions Engineering, e l’Università degli Studi di Firenze. L’evento ha segnato la conclusione del primo anno di lezioni, alle quali hanno preso parte 18 giovani professionisti e 4 giovani professioniste, guidati da un team specializzato di docenti provenienti dal mondo universitario e top manager di alcune delle più importanti aziende internazionali che operano sul territorio. Dalla scorsa settimana, inoltre, ha preso ufficialmente il via il Corso BiG 2022, che quest’anno ha aperto la partecipazione anche a manager provenienti da nuove regioni (Lombardia, Liguria ed Umbria) e da nuovi settori quali farmaceutica, moda e cooperative di servizi.
“La consegna dei diplomi BiG 2021 rappresenta un vero e proprio passaggio di consegne “ ha spiegato Paolo Ruggeri, presidente di ACSI – Associazione per la Cultura e lo Sviluppo Industriale. “ Da domani ventidue giovani manager porteranno nelle proprie aziende un patrimonio di conoscenze, modelli e pratiche messe a disposizione da cinque grandi aziende internazionali, insieme all’Università di Firenze, mentre i loro colleghi della classe 2022 hanno appena iniziato un nuovo percorso BiG. Questo per noi significa dare continuità ad un progetto di sistema e operare concretamente per la competitività del territorio”
˜’Fondazione CR Firenze – ha dichiarato il suo Presidente Luigi Salvadori – ha creduto in Big Academy fin dal primo momento perchè valorizza il lavoro, la competenza, il capitale umano in una visione europea come oggi è assolutamente necessario per questa particolare congiuntura. È un progetto formativo primo del suo genere in Italia che dovrebbe diventare un modello da estendere e da esportare e che si inserisce benissimo nel percorso, auspicato dal nostro Sindaco Nardella, di fare di Firenze la capitale dell’Alta Formazione. La nostra Fondazione si sta impegnando da tempo in un ambizioso progetto che va in questa direzione, valorizzando il brand Firenze che la pandemia non ha minimamente appannato”.
“Ci sono momenti, nella vita delle imprese, in cui il fattore-uomo diventa centrale e insostituibile “ ha sottolineato Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Firenze. “ E oggi è uno di quei momenti perché l’emergenza sanitaria; il costo e la disponibilità delle materie prime e delle commodities; l’incertezza dello scenario politico sono variabili affrontabili con successo solo se disponiamo di un capitale umano all’altezza delle sfide. Un capitale umano dotato di leadership; di capacità di azione; di creatività ; e di competenza nell’elaborare visioni strategiche. Non bastano le macchine o i computer; non bastano i vaccini; ci vogliono le intelligenze, le professionalità e le visioni delle persone; perché la transizione energetica, la digitalizzazione, le trasformazioni di processo e mercato, che oggi sono diventate urgenti e indifferibili a causa della crisi, non si possono affrontare senza competenze adeguate. Per questo, Big Academy si conferma una delle eccellenze del nostro territorio che appoggiamo con convinzione; perché è uno strumento della ripartenza dell’industria; quell’industria che è decisiva per la ripresa dell’intero territorio”.
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