AGIPRESS – FIRENZE – A seguito dell’aggressione da parte di un gruppo di destra Azione Studentesca avvenuto davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, sono scese in strada migliaia di persone, studenti e adulti. La manifestazione antifascista. Il corteo si è svolto per le strade del quartiere di Campo di Marte. Le zone sono state scelte perché adiacenti alla sede del movimento studentesco accusato dell’aggressione. Già dalla mattina stessa alcune centinaia di studenti si erano riuniti senza preavviso davanti all’ingresso del liceo Michelangiolo di Firenze con uno striscione con su scritto “il 25 aprile scendi in piazza” che è stato srotolato davanti all’ingresso mentre gli studenti, tutti per strada a bloccare il traffico, ripetevano lo slogan ˜Firenze è solo antifascista’. Un altro striscione è apparso davanti al liceo Castelnuovo, situato di fronte al Michelangiolo, con scritto ˜Fuori Casaggi dalle scuole’. Gli studenti sono poi entrati a scuola e si sono riuniti in assemblea. La preside del liceo Michelangiolo, Rita Gaeta ha spiegato che la manifestazione davanti alla scuola, teatro del pestaggio, non era stata preavvisata a differenza di quella organizzata nel Quartiere di Campo di Marte. La preside, costretta a chiamare le forze di polizia per ristabilire l’ordine ha poi richiamato nella struttura di appartenenza gli alunni. Entrati a scuola gli studenti hanno chiesto e ottenuto la possibilità di fare un’assemblea straordinaria a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti del consiglio di istituto e ragazzi del collettivo Sum. I centinaia davanti alle scuole e i quasi duemila partecipanti al corteo si sono uniti sotto il motto “Firenze è antifascista”. Un affluenza sorprendete mossa da numerosi motivi di protesta, in primis contro il governo Meloni, che lascia intuire che il pestaggio di fronte al suddetto liceo sia stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nella speranza che si apra un dialogo scevro di violenze tra le due fazioni politiche non resta che attendere le dichiarazioni del governo in merito alla vicenda.
di Laura Bacchiega