Fino al 22 settembre 10 incontri al tramonto, 10 punti di vista, 10 esperienze trasformative di produzione e fruizione culturale. In programma concerti, talk, performance e visite guidate.
AGIPRESS – FIRENZE – Firenze dall’alto giunge alla sua terza edizione e prosegue nel percorso di narrazione di altri punti di vista da luoghi incredibili della città . Concerti, talk, performance e visite guidate con il racconto stratigrafico di Firenze da oggi, giovedଠ30 giugno, al 22 settembre con 10 incontri al tramonto, 10 punti di vista, 10 esperienze trasformative di produzione e fruizione culturale. In questa edizione sono state coinvolte personalità fiorentine e non, per dare un giusto mix di visioni da insider ed outsider, mentre si osserva la città di Firenze dall’alto, ai piedi dei tetti o verso l’orizzonte. L’evento rientra fra le quindici grandi rassegne e festival dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze ed è organizzato da LAMA Società Cooperativa – Impresa Sociale, in collaborazione con La Scena Muta e Cooperativa Archeologia, con il brand Enjoy Firenze.
Gli appuntamenti in programma
Per il primo appuntamento di oggi, giovedଠ30 giugno è la terrazza del Palazzo della Borsa a fare da sfondo al racconto degli archeologi e delle guide turistiche specializzate di Cooperativa Archeologia. La sommità del Palazzo è infatti arricchita da due meravigliose terrazze, con vista a 360 gradi su tutto il centro storico di Firenze e sulle colline circostanti: da qui il pubblico potrà godere di un inedito punto di vista sul cuore della città . Il Palazzo sorge in un’area ricca di storia, dove in epoca medievale si trovava l’antico Tiratoio della Trave, gestito dall’Arte della Lana, e dove nel 1770 il Granduca Pietro Leopoldo II istituiÌ€ la prima Camera di Commercio in Italia, come superamento delle vecchie corporazioni.
Le poesie di Emidio Paolucci, interpretate da Pierpaolo Capovilla, con le musiche di Paki Zennaro e le illustrazioni di Andrea Chiesi saranno protagoniste giovedଠ7 luglio alla terrazza dell’Hotel Machiavelli con “Finché galera non ci separi”: un reading, ovvero una lettura scenica, che ha l’ambizione di farsi vero e proprio teatro.
Da una parte un libro contenente la seconda raccolta poetica di Emidio Paolucci, ergastolano detenuto nel carcere di Pescara. Dall’altra un disco con 18 letture appassionate, melanconiche, sofferte e sofferenti, ironiche, colleriche, spiazzanti. Le musiche originali di Paki Zennaro conferiscono al lavoro le sembianze di un vero e proprio album musicale.
Uno spettacolo che accompagna dentro la vita detenuta, incatenata irrimediabilmente alla quotidianità , con le sue nostalgie, i suoi rammarichi, le speranze indefinite e illusorie, la disperazione, la voglia di morire, la forza di vivere e resistere. “Finché galera non ci separi” invita a diventare complici del carcerato. Non dei suoi errori o misfatti, ma della semplice e terribile realtà della detenzione. Un’opera eminentemente “politica” di vicinanza umana, solidarietà , fratellanza.
Con Psychodonna Rachele Bastreghi ci guida alla scoperta del suo omonimo disco. Giovedଠ14 luglio nel teatro della Limonaia di Villa Strozzi porta in scena il racconto di un viaggio interiore, “un rifugio buio che cerca il sole”. Il titolo esprime la personalità sfaccettata e apparentemente contrastante della cantautrice, che con queste canzoni compie una vera e propria presa di coscienza attraverso quello che lei stessa definisce “un volo intimo e faticosamente libero” nella dimensione femminile. “Psychodonna è una donna che vive di contrasti, di mondi opposti che si attraggono, che lotta per fare pace con sé stessa ed essere libera.
Questo album è il diario intimo in cui trova il coraggio di mettersi a nudo, di dare spazio alle tante sfaccettature che la abitano e trovare, in qualche modo, il suo equilibrio. È un viaggio introspettivo, faticoso e a volte spietato ma con uno slancio positivo e speranzoso. È un disco che nasce in acque profonde ma dai fondali cerca il sole”.
Firenze dall’alto torna protagonista giovedଠ21 luglio al Glance Hotel. Dalla terrazza panoramica situata sulla sommità dell’edificio lo sguardo spazia dalla collina di Fiesole a Bellosguardo, fino alle colline sopra Sesto Fiorentino e Monte Morello. Situato nel cuore di Firenze nei pressi del Mercato Centrale di San Lorenzo, l’Hotel Glance restituisce alla città l’edificio progettato dal noto architetto Italo Gamberini nei primi anni ˜50. È uno dei migliori esempi di hotel di design a Firenze: il merito va alle sapienti scelte architettoniche e stilistiche operate nel corso degli anni, partendo proprio dalle origini dell’edificio che oggi ospita l’albergo. L’Hotel infatti è collocato in uno storico palazzo costruito nel corso del 1957 su un progetto del noto architetto Italo Gamberini, autore tra gli altri del progetto del fabbricato viaggiatori della Stazione di Firenze Santa Maria Novella, della Sede regionale della RAI di Firenze, dell’Archivio di Stato di Firenze, del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. L’edificio è uno dei migliori esempi di inserimento di un’architettura moderna in un contesto storico.
“Sembra ieri ma sono passati trent’anni. Per questo abbiamo pensato di raccontare questa lunga storia che ci ha visti sempre insieme”. Giovedଠ28 luglio Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli si raccontano e cantano al Giardino delle Rose. Un pianoforte e due voci, aneddoti, racconti, retroscena e canzoni per ripercorrere le tappe di una vita.La narrazione comincia dalla storia di “Epica Etica Etnica Pathos” (l’ultimo album in studio dei CCCP), passa attraverso il racconto degli anni con i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti), arriva a “Stazioni Lunari”, una ricerca musicale volta a riscoprire i pezzi della tradizione popolare, e agli incontri con Margherita Hack e Luis Seplàºveda. Un lungo viaggio di parole e musica da condividere con il pubblico nella disposizione d’animo più generosa, aperta e confidenziale.
A fine agosto, e più precisamente giovedଠ25 agosto, la visita guidata di Cooperativa Archeologia ci porta fino al Colle di Arcetri e alla terrazza dell’Osservatorio Astronomico, passando per una serie di notevoli testimonianze storico artistiche. L’origine del nome è “Arcis veteris”, in ricordo di un’antica fortificazione. La zona è piena di ricordi che richiamano alla mente personaggi come Galileo, scrutatore dell’universo e Michelangelo, che si adoperò ad innalzare le mura per difendere Firenze dall’assedio posto nel 1529 dalle truppe imperiali. La passeggiata inizia dal Piazzale del Poggio Imperiale, la villa che fu residenza di re e imperatori. Si potranno ammirare splendide ville, circondate da cipressi, stupendi panorami verso la vallata, l’Osservatorio di Arcetri, antiche torri e case coloniche sparse sulle collinette, in un continuo contatto con la natura. Gli occhi potranno contemplare nel silenzio la bellezza di un paesaggio senza pari.
La Torre della Zecca, ubicata in Piazza Piave, nasconde moltissime storie e moltissimi segreti. La sua presenza ci parla di un tempo lontano, un tempo in cui la città intera era fortificata, da mura lunghissime e possenti. Le mura, costellate di torri e porte, abbracciavano il cuore di Firenze e continuavano idealmente anche sul fiume. La Torre della Zecca – come sarà possibile scoprire giovedଠ1 settembre nel penultimo appuntamento curato da Cooperativa Archeologia – è infatti una delle poche testimonianze rimaste della trecentesca cinta muraria di Firenze ed era in origine parte di un edificio più grande, un piccolo forte. Oltre al ruolo difensivo, come testimoniato dal nome, la Torre soddisfaceva altre funzioni. Era infatti il luogo fisico in cui veniva prodotta la ricchezza di Firenze: qui venivano coniate le monete e in particolare il fiorino d’oro, sfruttando la forza dell’Arno. Risparmiata dalle distruzioni portate avanti per Firenze Capitale, la Torre oggi si erge come un gigante intrappolato nel traffico, ormai isolato da ciò che gli sta dintorno. Da questo punto di osservazione privilegiato sarà possibile rivivere il racconto alcuni aspetti della vita sul fiume, quando il percorso da Pratovecchio a Firenze brulicava di umanità , faccende, avvenimenti, storie.
“IN dialogo con Platone su le Cose dell’amore” è invece il titolo dell’incontro, previsto per giovedଠ8 settembre a Villa Bardini, che vedrà protagonista il noto filosofo e psicanalista Umberto Galimberti. I suoi studi hanno seguito percorsi complessi con forte attenzione all’insegnamento junghiano. Al centro dei suoi interessi l’uomo che in un mondo dominato dalla tecnica si sente un “mezzo” nell'”universo dei mezzi”, senza poter trovare un senso al suo esistere.
Il concerto di giovedଠ15 settembre al Forte Belvedere vedrà protagonista l’ensemble fiorentino insieme ad alcuni special guests. Una grande festa di fine estate in compagnia dei più grandi successi della musica popolare fiorentina come “Porta un bacione a Firenze”, “Mattinata fiorentina”, “La canzone della Rificolona”, “Firenze sogna”, “Il walzer della povera gente” e tante altre ancora.
Chiude il programma della terza edizione di Firenze dall’alto l’ultima visita guidata con la Cooperativa Archeologia: “Toccando la Cupola del Duomo dalla terrazza del View On Art“, prevista per giovedଠ22 settembre. Questa suggestiva terrazza è situata al sesto piano di un edificio storico nel cuore di Firenze, vicinissimo al Duomo e a pochi passi da Piazza della Signoria e dai principali monumenti del centro storico. La terrazza corre “ad elle” sulla sommità del palazzo e offre scorci a 360° sulla città e le colline adiacenti, offrendo una vista suggestiva. Ma la cosa più incredibile è lo scorcio prospettico sul Duomo, la Cupola e il Campanile di Giotto: da qui sembra quasi di toccare le tegole in cotto della Cupola e i marmi che rivestono la Cattedrale. AGIPRESS