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9 Aprile 2022

Fertilità : porte aperte alle coppie che desiderano avere un figlio che non arriva

A Firenze l’8 maggio all’evento “Baby Fertilità ” esperti scientifici internazionali.

AGIPRESS – FIRENZE – Un momento di confronto e un’occasione preziosa per tutte quelle coppie che hanno necessità di avere risposte alle tante domande sulla fertilità e l’infertilità , sul come affrontarla, sulle soluzioni più attuali che la scienza mette a disposizione, ma anche sugli aspetti legati agli stili di vita, gli aspetti psicologici e medico-legali. È il primo evento nazionale e si chiama “Baby Fertilità “, si terrà a Firenze domenica 8 maggio presso l’Hotel Albani, l’iscrizione per le coppie è gratuita su www.babyfertilita.it. Gli esperti internazionali che interverranno, si rivolgeranno a quelle coppie che per più motivi non possono avere un bambino ma vogliono conoscere tutte le opportunità che la scienza e la medicina offrono.

“Troppo spesso, per non dire quasi sempre “ spiega il Prof. Luca Mencaglia specialista in Ginecologia e Ostetricia, Fondatore e Presidente della Fondazione PMA Italia – accade di ricevere persone che si rivolgono a noi specialisti troppo tardi, oltre i 40 anni, quando hanno deciso di avere una gravidanza. È lଠche purtroppo si scontrano per la prima volta con l’infertilità “.

Record negativo calo nascite. Quello del calo delle nascite in Italia è oramai una vera emergenza sociale, accentuata anche dalla pandemia. Si tratta di un vero e proprio record negativo: nel 2020 (dati Istat) i nati sono 404.892 (-15 mila sul 2019). Il calo (-2,5% nei primi 10 mesi dell’anno) si è accentuato a novembre (-8,3% rispetto allo stesso mese del 2019) e dicembre (-10,7%), mesi in cui si cominciano a contare le nascite concepite all’inizio dell’ondata epidemica. Ma la denatalità prosegue anche nel 2021: i dati provvisori Istat di gennaio-settembre segnalano che le minori nascite sono già 12 mila 500, quasi il doppio di quanto osservato nello stesso periodo del 2020.

Genitori sempre più tardi. Altro dato su cui riflettere è quello che evidenzia che soprattutto le donne più giovani posticipano la maternità , si diventa genitori sempre più tardi. A livello nazionale, nel periodo gennaio-ottobre 2020 la contrazione dei nati riguarda soprattutto le giovanissime (-5,6% per le donne fino a 24 anni) ed esclude solo le età più avanzate, che presentano invece un aumento (+7,1%) nella classe di età 45 e oltre.

Infertilità , giovani, informazione. Quello dell’infertilità è un tema che riguarda oggi circa il 20% di tutti i giovani. Manca ancora un’informazione massiccia e puntuale per una maggiore consapevolezza delle proprie possibilità e limiti biologici, ma anche la conoscenza delle opportunità che la scienza offre per un’eventuale preservazione della propria fertilità nell’età più adeguata. Tanti sono i punti su cui porre attenzione: a partire dalla capacità riproduttiva di una donna che, dopo i 35 anni, diminuisce in maniera esponenziale, diminuendo la sua capacità quasi all’80-90% fino a perderla completamente dopo i 41-42 anni.

PMA. Anche le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita hanno subito un rallentamento legato in particolar modo alle conseguenze della pandemia. Dato che non può lasciare indifferenti è la riduzione impressionante delle nascite: nel 2020 sono nati circa 5.000 bambini in meno e nel 2021 circa 4.000 in meno.

“Dalle persone che parteciperanno all’evento nazionale dell’8 maggio a Firenze – aggiunge il Prof. Mencaglia – mi aspetto una presa di coscienza e consapevolezza su tutte le problematiche legate al tema della fertilità . È fondamentale essere consapevoli del fatto che proprio quando il problema della fertilità non è né sentito né percepito dalla coppia, sarebbe opportuno fare qualcosa in ambito di prevenzione, assicurandosi il proprio futuro ed evitando cosଠun impatto brusco e più complesso con l’impossibilità di avere figli”.

AGIPRESS

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