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7 Maggio 2013

EVENTI – Opificio pietre dure di Firenze nel programma europeo Horizon 2020

Lo ha annunciato l’assessore della Regione Toscana alla cultura Cristina Scaletti intervenendo oggi alla giornata di studi in occasione degli ottanta anni del Laboratorio di restauro dei dipinti mobili (1932-2012), all’auditorium di Sant’Apollonia, a Firenze

AGIPRESS “ L’Opificio delle pietre Dure di Firenze è candidato ad entrare nel prestigioso programma europeo Horizon 2020. Ad annunciarlo, oggi alla giornata di studi per gli ottanta anni del Laboratorio di restauro dei dipinti mobili, è stata l’Assessore Cristina Scaletti: “La Regione Toscana, anche attraverso consistenti finanziamenti, ha fortemente sostenuto, in stretto rapporto con il ministero per i Beni culturali e con i suoi istituti in Toscana, con il CNR e con l’Università , la ricerca nel settore delle tecnologie per il restauro, la conservazione e la valorizzazione. Il lavoro fatto in questi anni ci consente oggi di candidare l’Opificio, nell’ambito del programma Horizon 2020, al coordinamento di una struttura di ricerca europea per i beni culturali, portando a compimento ciò che si è aggregato attorno a vari progetti finanziati dall’Unione Europea, grazie all’impegno diretto del segretario generale del ministero Pasqua Recchia”.

“Per dar seguito a questo obiettivo “ ha spiegato l’assessore “ è stato messo a punto il testo di un’intesa fra MiBAC, Regione Toscana e CNR che è in questi giorni in corso di approvazione per far convergere impegni e volontà affinché l’Europa riconosca all’Opificio ed al sistema di ricerca che attorno ad esso si è strutturato il ruolo di leader nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali”.

L’intreccio tra ricerca scientifica e quotidiano operare degli “artigiani” restauratori fa parte, storicamente, del dna dell’Opificio. Intreccio tanto più efficace quanto più ampia è la rete degli istituti di ricerca che sono coinvolti e che cooperano tra di loro. La rete degli istituti di ricerca è incentrata sulla cooperazione tra il laboratorio scientifico dell’Opificio e gli istituti del CNR e delle università di Firenze, Pisa, Siena, Perugia, Bologna, dell’ENEA di Roma, ma comprende anche un ricco tessuto di imprese, capaci di integrare tecnologie avanzatissime e straordinaria manualità artigiana.

Agipress

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