AGIPRESS – GENOVA – La bellezza, i colori e i profumi di Euroflora – 13 ^ Mostra internazionale di piante e fiori, unico appuntamento italiano tra le floralies europee riconosciute da AIPH – International Association of Horticultural Producers – splenderanno a Genova dal 24 aprile al 4 maggio. Una manifestazione che si evolve e guarda al florovivaismo a 360°, partendo dalle eccellenze produttive spazia dall’architettura del paesaggio alla sostenibilità ambientale, al turismo consapevole e al mondo della ricerca. Un ritorno con spazi triplicati, rispetto alle ultime due edizioni a Nervi, nell’ex quartiere fieristico, oggi trasformato in Waterfront di Levante, grazie a un importante progetto di riqualificazione urbana firmato da Renzo Piano. Un percorso nuovo e altamente spettacolare, fronte mare, che parte dal nascente parco urbano entra nell’arena centrale del nuovo Palasport e prosegue negli spazi del Piazzale Mare e sul percorso espositivo galleggiante in Marina per approdare poi sui due piani del padiglione Jean Nouvel. Una varietà e un’ampiezza di spazi che consente l’esposizione di ogni tipologia di piante e il ritorno in grande stile di fiori recisi, composizioni floreali e bonsai e offre quattro arene per incontri, spettacoli e laboratori oltre a cinque sale per convegni, incontri tecnici e trattative. Nuovi spazi per il Mercato Verde, tradizionalmente dedicato alla vendita di piante, agli arredi e alle attrezzature da giardino.
Il progetto della manifestazione, firmato dall’architetto Matteo Fraschini per Urges-Gruppo Valagussa, si dipana tra arte e natura: quattro installazioni, denominate “Origami Verdi” orientano e caratterizzano il percorso che si sviluppa lungo oltre quattro chilometri. Evocando la famosa pratica orientale di piegatura della carta elevano il suolo fino a farlo diventare immagine, superficie verticale verde e ricca di colori in dialogo con l’orizzonte. Sono strutture che superano anche i 10 m di altezza e reinterpretano liberamente la figura della vela, del fiore (la strelitzia) e della rete da pesca a rappresentare il forte legame del territorio ligure con il suo mare aperto sul mondo.
Lungo il percorso installazioni pensate ad hoc permetteranno al visitatore di alzarsi rispetto al livello del suolo per poter godere di una vista d’insieme della manifestazione: un “mirador fiorito” affacciato sul mare in Piazzale Kennedy e un ponte pedonale di più di 100 metri nel padiglione Jean Nouvel avranno appunto il ruolo di valorizzare gli allestimenti nel loro insieme. Tali strutture saranno accessibili a tutti. Euroflora è anche pensata come luogo di condivisione e di scambio di competenze, suggestioni e passioni. Quattro “Arene” accoglieranno eventi, dimostrazioni e dibattiti. Il Palasport, luogo storico per Euroflora, avrà un allestimento specifico nell’arena centrale. Come canne d’organo, una cortina continua di tubi di cartone riciclato e riciclabile al 100% accompagnerà il visitatore dall’ingresso fino alla cavea disegnando a terra 6 petali che valorizzeranno l’istallazione centrale in dialogo con il celebre toroide esistente. Come tradizione il Pasport ospiterà l’esposizione del Comune di Genova, allestita da ASTER, che si ispira la tema delle quattro stagioni e che tra le scenografie includerà alcune riproduzioni di stampe giapponesi a tema floreale provenienti dal Museo di Arte Orientale Edoardo Chiossone. Euroflora prosegue nell’area della Marina dove, per la prima volta, parte del percorso espositivo sarà realizzato direttamente sull’acqua. Il piano terra del padiglione Jean Nouvel sarà caratterizzato dal già citato “Origami Rete” e dalla passerella rialzata. Al primo piano troveremo le composizioni floreali, i fiori recisi e le collezioni di bonsai. Tra le fonti di ispirazione per i floral designer alcune riproduzioni di tele a tema floreale della collezione dell’Albergo dei Poveri di Genova. Il Mercato Verde, epilogo di questo racconto fatto di colori, permetterà al visitatore di portare a casa il ricordo di una giornata speciale.
A meno di tre mesi data dall’apertura, gli spazi occupati sono oltre il 98% con importanti conferme e interessanti novità anche sul piano internazionale. Un giro d’Italia tra le migliori produzioni florovivaistiche made in Italy, dalla Liguria al Piemonte e alla Lombardia, dalla Toscana alle Marche, dalla Campania alla Puglia e alla Sicilia con presenze individuali di alcuni tra i migliori florovivaisti italiani, università, collettive coordinate da Associazioni di produttori e Regioni, la partecipazione diretta del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, di Coldiretti, Confagricoltura, Anve-Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori, Federfiori e AFFI. Tra le novità di quest’anno, il Museo Egizio di Torino, con la ricostruzione di un giardino di piacere dell’antico Egitto risalente al cosiddetto Nuovo Regno (1539-1076 a.C.) e frutto di un progetto di archeobotanica, riguardante il paesaggio, i giardini e gli orti nell’antico avviato nel 2022 e curato da un team di illustri egittologi. La rinascita, tema centrale di Euroflora 2025, trova perfetta consonanza in uno dei concetti fondamentali che attraversa la cultura dell’antico Egitto: wehem mesut, cioè nuova nascita, nuovo inizio. E poi il Parco nazionale delle Cinque Terre, il Reparto Carabinieri Biodiversità e la presenza straordinaria dell’Istituto Italiano di Tecnologia che mostrerà alcune delle tecnologie sviluppate nel campo dell’agricoltura 4.0, sostenibilità e tecnologie bioispirate a piante e semi.
Sul piano internazionale, accanto alle partecipazioni francesi, le gemellate Floralies de France e Nirp, spiccano le conferme del Jardin Exotique di Monaco con i suoi splendidi esemplari di piante succulente, della Spagna con Murcia, capoluogo del più importante distretto ortofloricolo iberico, e della Cina con il distretto di Guangzhou. Sempre dal continente asiatico è altamente probabile il ritorno della Thailandia e per la prima volta si annuncia la presenza del Bhutan, l’unico stato al mondo con il FIL – indice di misurazione del Fil- Felicità Interna Lorda al posto del Pil. Il piccolo regno dell’Himalaya orientale, che da sempre punta sull’ecosostenibilità, ha come fiore nazionale il rarissimo papavero blu e, come pianta, il cipresso. Farà assaporare ai visitatori di Euroflora le atmosfere dei suoi spettacolari panorami che vanno dalle pianure subtropicali alle ripide montagne e alle loro valli e punta da sempre sull’ecosostenibilità.