AGIPRESS – Ci sono canzoni che ci accompagnano nel corso della vita. Magari, passano, ma poi tornano a risvegliare ricordi. Come le partite di calcio, quelle ci sembra di rivivere e che si associano a momenti, tappe, esperienze della nostra esistenza. Ci sono partite che non conoscono il passare del tempo, anche se sono state disputate oltre quaranta anni fa. Era il 5 luglio 1982 e in campo scendevano l’Italia e il Brasile, il dream team di Zico, Socrates, Falcao e Cerezo che, assieme agli altri giocatori, formavano un organico strepitoso, di “giocolieri” del pallone. Si giocò a Barcellona, nel Sarrià . Il centravanti azzurro era Paolo Rossi. “Ho fiducia in te”, disse il “Vecio”, il Ct Enzo Bearzot. Poche parole, ma di spessore. Fiducia ripagata: Pablito incantò con una tripletta, risultando l’hombre del partido e regalando il successo alla sua squadra. Quel giorno l’Italia vinse 3-2 e il sogno accarezzato col pallone divenne realtà . ll ricordo di quella data, che più generazioni si portano nel cuore, è fissato grazie ad immagini, spezzoni di partita, articoli di giornale, ma anche dai post, che hanno parlato di una sfida che resta nella storia del calcio e del nostro Paese, che anche i nonni hanno raccontato ai nipoti. Federica Capelletti, neo-eletta alla guida della Serie A del calcio femminile, ha postato un’immagine del marito, Paolo Rossi con la maglia 20 azzurra e lo ha ricordato: “Il sogno Pablito, il sogno di una Nazione chiamata Italia. Oggi, 41 anni fa, Italia-Brasile, partita iconica del mio Paolo e della Nazionale italiana”. Quella fu una partita che non si dimentica. Fu meraviglia, straordinarietà , bellezza. Fu autostima e forza di credere nei sogni: dopo pochi giorni la Nazionale italiana vinse il Mondiale. Notti magiche, inattese. Di quelle che restano e superano il tempo. AGIPRESS
(di Gaia Simonetti)