Responso positivo della Regione Toscana in risposta all’interrogazione presentata da un gruppo di minoranza
AGIPRESS – MASSA MARITTIMA (GR) – “La gestione dell’emergenza Nord Africa condotta nelle Colline Metallifere rappresenta un’eccellenza all’interno della Toscana”. Mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla tragedia di Lampedusa e si accendono i dibattiti sull’accoglienza dei migranti in Italia, arriva l’atteso responso della Regione Toscana in risposta all’interrogazione presentata da un gruppo di minoranza che chiedeva notizie in merito alla conduzione dei profughi nelle Colline Metallifere.
Dopo aver analizzato attentamente tutta la documentazione inerente, l’assessore al welfare Salvatore Allocca ha ripercorso l’intera vicenda mettendo nero su bianco i numeri che hanno caratterizzato la gestione economico e amministrativa: dalla fase di accoglienza a quella della formazione fino ad arrivare all’integrazione e all’uscita. Attualmente sono 13 gli ospiti ancora presenti, in quanto “soggetti vulnerabili”, con fragilità socio sanitaria attestata e verificata sulla base delle norme di diritto internazionale. Secondo la Regione Toscana, il processo era di estrema complessità in considerazione, soprattutto, del numero elevato di profughi rispetto alla dimensione demografica del territorio. “Si può senz’altro affermare “ si legge nella risposta all‘interrogazione “ che l’esperienza condotta nel contesto delle Colline Metallifere rappresenta un’eccellenza all’interno della Toscana e la conduzione dell’accoglienza dei profughi provenienti dal Nord Africa ha contribuito alla crescita civile e culturale del territorio interessato e alla valorizzazione del modello di accoglienza diffusa proposto dalla Regione Toscana. Occorre peraltro anche rilevare che l’esperienza ha generato nel territorio una positiva ricaduta di carattere economico: 1.957.379,00 euro utilizzati e rendicontati nell’ambito della conduzione dei percorsi di accoglienza. Tali risorse si sono riversate sul tessuto economico commerciale oltre che dei servizi di natura sociale rivolti alla persona”.
“Grazie alla rete che si è sviluppata nelle Colline Metallifere “ aggiunge in una nota il presidente della Sds Luciano Fedeli “ abbiamo dato risposte importanti e immediate. Non ci siamo tirati indietro, abbiamo affrontato l’emergenza umanitaria mettendo in questa ˜missione’ competenze e sentimenti”.
In una pubblicazione che sarà presentata e diffusa entro la fine di ottobre i numeri parlano di 121 soggetti che hanno fatto parte della rete territoriale svolgendo attività di vario genere e di circa 500 persone che hanno lavorato gratuitamente per la gestione dei campi. Grazie alle attività messe in campo, sono stati creati anche numerosi posti di lavoro fra cui 5 persone assunte dalla cooperazione sociale con contratti a tempo determinato, 4 per i servizi di refezione e altri 4 assunti da privati per ricoprire varie mansioni.
Ma la Regione Toscana, nell’analisi effettuata, si sofferma anche su un altro aspetto importante che ha scatenato feroci polemiche fra i proprietari degli esercizi commerciali interessati dalla vicenda. Molti infatti si sono lamentati per i ritardi o i mancati pagamenti della Società della Salute. “Ad oggi il Consorzio ha provveduto alla completa liquidazione di quanto dovuto “ sottolinea l’assessore Salvatore Allocca “ Non è corretta quindi l’affermazione contenuta sull’inadempienza della Società della Salute nei confronti dei fornitori perché le competenze ed i servizi effettuati dalla stessa sono stati saldati anche se con tempi di attesa più prolungati”. (da Massa Marittima Chiara Calcagno)
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