DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

3 Ottobre 2023

Dopo il tappeto, adesso abbiamo il taxi volante


AGIPRESS – Il traffico non è mai facile da affrontare, non lo è per chi va al lavoro e nemmeno per chi deve salvare vite trasportando pazienti in ospedale o medicine. Certamente non possono essere eliminate le macchine e le corsie prioritarie non bastano a far viaggiare tutti celermente da una parte all’altra. Dovrebbe essere inventato un taxi elettrico volante che riesca a sorvolare i cieli sfrecciando senza intoppi. Sembra proprio che ci siano riusciti a costruirlo, visto che il 13 settembre, a Israele, nei cieli di Gerusalemme, per la prima volta un taxi elettrico volante si è librato in aria.

Un progetto pilota. L’esperimento è parte di un programma governativo israeliano, che intende sviluppare una rete di droni per decongestionare le strade del paese. I droni dovrebbero trasportare merci e persone, diventando un’alternativa ai mezzi che si spostano via terra e che sono ostaggi del traffico metropolitano. Sul taxi elettrico volante stanno lavorando diverse compagnie, con molti paesi in fase di sperimentazione. Quello che ha sorvolato i cieli di Gerusalemme è il drone Ehang EH216, è stato costruito in Cina e fa parte di un progetto pilota del governo israeliano “Israel National Drone Initiative” (INDI) lungo due anni e con un costo di circa 15,7 milioni di dollari. Questo primo volo in pubblico, effettuato il 13 settembre, ha visto il drone decollare senza passeggeri dall’Ospedale Hadassah Ein Kerem di Gerusalemme. Il mezzo ha sorvolato le colline della città ed è atterrato nuovamente presso la sede del centro medico dopo circa mezz’ora. Il velivolo ha guida autonoma e propulsione elettrica, con autonomia superiore ai 35 chilometri. Ha superato anche i test riguardo la sicurezza, totalizzando un incidente ogni due mila prove di volo effettuate, le prove in totale sono state circa 20 mila.

Alte aspettative ma bassa fattibilità economica. Gli obiettivi sono il miglioramento della sostenibilità economica e l’ampliamento della connettività , sia nelle aree urbane che nelle zone più periferiche. Ma sui costi proprio ancora non ci siamo. Secondo la Innovation Authority di Israele è troppo presto per fare delle stime. Senza alcun dubbio è un servizio costoso per consegnare un piatto a domicilio, ma le aziende potrebbero collaborare insieme avendo un solo mezzo che potrebbe muovere simultaneamente persone e oggetti, ottimizzando i percorsi e rendendo più sostenibile l’economia stessa del drone. Per il momento però, verrà utilizzato soprattutto in campo medico. Appena sarà completamente sviluppata la rete sarà infatti, utile per il trasporto di medicinali, includendo, su alcuni voli di prova, anche dei prelievi di sangue. AGIPRESS

Francesca Danila Toscano – Stradenuove

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