DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

23 Ottobre 2014

Dolore neuropatico, ne soffre l’otto per cento degli europei

Dal 68° Congresso Nazionale SIAARTI, Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva

AGIPRESS – VENEZIA – Il dolore neuropatico dura una vita. La sfida degli esperti è di trovare il miglior trattamento compatibile con le altre terapie che spesso i pazienti assumono. Yigal Leykin, direttore Anestesia e Rianimazione dell’ ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone in occasione del 68° Congresso Nazionale SIAARTI (Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva) racconta cosa è il dolore neuropatico e perché è cosi complesso curarlo.

Come viene curato oggi il dolore neuropatico? – “Non esiste una terapia unica o specifica per il trattamento del dolore neuropatico. Le linee guida, elaborate da esperti nel settore sulla base di studi clinici, aiutano il medico a curare questa condizione. Oggi i capisaldi della terapia farmacologica sono sostanze che nascono come antidepressivi o anticonvulsivanti e che hanno la funzione di modulare la trasmissione del dolore. Ci sono anche nuovi farmaci oppioidi che hanno una doppia azione: sia sul recettore oppioide che su alcuni neurotrasmettitori del sistema nervoso centrale che sulla trasmissione funzione. Inoltre vi sono formulazioni di anestetici locali da applicare nella zona dolente.

Quali sono le caratteristiche del dolore neuropatico? – “Il dolore neuropatico è causato da un’alterazione dei nervi periferici responsabili della trasmissione degli stimoli della sensibilità . Per cui, associati al dolore, vi sono disturbi della sensibilità , come sensazioni abnormi, formicolio, bruciore. Inoltre, in questi pazienti, stimoli normali come il toccamento o il cambiamento di temperatura possono scatenare una sensazione dolorosa”.

Quante persone ne soffrono? – “Si calcola che in Europa il 7-8 per cento della popolazione soffra di dolore neuropatico. Si tratta per lo più di pazienti anziani con associate patologie. Il dolore neuropatico è un dolore benigno che non porta alla morte ma spesso causa un danno economico enorme quando colpisce persone in età lavorativa. L’assenza dal lavoro causa un totale cambiamento della condizione di vita e comporta turbe depressive”.

Qual è lo stato dell’arte? – Il medico ha a disposizione numerosi farmaci per il trattamento del dolore neuropatico, tuttavia la complessità del quadro clinico rende alcune forme di dolore neuropatico poco sensibili alla terapia. La complessità nasce dal fatto che il dolore neuropatico comprende condizioni anche molto diverse tra di loro: dolore da arto fantasma dopo un’amputazione di una gamba; dolore conseguente a infezione da herpes zoster, dolore associato a neuropatia diabetica”.

Quali sono le ultime conquiste scientifiche? – In caso di fallimento delle terapie mediche convenzionali, esistono tecniche mininvasive come la neuromodulazione con radiofrequenza. Lo scopo è quello di stimolare le vie nervose che inibiscono la trasmissione del dolore. Inoltre, di recente si è visto che in alcuni casi di dolore neuropatico vi è l’attivazione di un gene responsabile di un canale regolatore delle strutture nervose. Questo aprirebbe la strada a terapie specifiche”.

Quanto sono accessibili le nuove tecniche mininvasive come la neuromodulazione con radiofrequenza? – “La neuro modulazione con radio frequenza è una terapia costosa. Un neuro stimolatore ricaricabile costa tra i 15mila e i 20 mila euro. Inoltre per fare la neurostimolazione è necessaria una corretta valutazione della personalità del paziente perché per poter gestire correttamente la neuro stimolazione deve poter essere collaborante.

Si ammalano più donne o uomini? – “Si ammalano più le donne poiché per fattori endocrini sono più predisposte alle patologie della colonna vertebrale”.

Agipress

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