Dalla Conferenza regionale sulla disabilità tenuta presso Spazio Reale, San Donnino, Campi Bisenzio (Fi)
AGIPRESS – FIRENZE – “Una cabina regionale, un punto unico in grado di fornire assistenza a tutte le persone disabili e a reperire informazioni su come districarsi nella giungla di provvedimenti ed interventi a loro favore”. E’ quanto ha affermato la vicepresidente Regione Toscana Stefania Saccardi alla Conferenza regionale sulla disabilità tenuta presso Spazio Reale, San Donnino, Campi Bisenzio (Fi). Dopo aver annunciato il lavoro avviato sulla cabina di regia e il grande sforzo in atto per allargare il numero di esperienze in Toscana (attualmente 5) sulle Fondazioni di partecipazioni per il dopo di noi, la vicepresidente ha ringraziato il mondo del volontariato (“senza il quale non saremmo in grado di garantire il livello e la qualità di tanti servizi”), gli uffici regionali (“per aver organizzato un momento di confronto cosଠimportante e per il lavoro quotidiano che rende possibile l’erogazione di tanti servizi”) e auspicato che da questa due giorni “arrivino tanti spunti interessanti per progetti e interventi futuri in grado di migliorare la vita di tante persone”. Alla conferenza è intervenuto il direttore generale per l’inclusione e le politiche sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Raffaele Tangorra: “La ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone disabili da parte dell’Italia non è rimasta solo sulla carta e uno dei passaggi più importanti è stata la creazione di un osservatorio per monitorarne l’applicazione nei vari ambiti di vita. Su vita indipendente – ha aggiunto – molte regioni non spendevano un centesimo. Adesso abbiamo stanziato 10 milioni di euro che quantomeno hanno permesso a molte regioni di avviare i primi progetti. Il Fondo nazionale sulla non autosufficienza, dopo aver toccato il suo minimo storico, è tornato a 400 milioni. E un altro segnale importante è aver riportato il Fondo nazionale sociale a 300 milioni e di averlo stabilizzato”.
“Questa conferenza è un’occasione importante per la Giunta Regionale della Toscana per cambiare passo nelle politiche di welfare”, ha dichiarato Luigi Remaschi, Presidente della Fondazione Nuovi Giorni, Onlus attiva dal 2010 nella realizzazione di progetti finalizzati a una crescente autonomia delle persone con disabilità fisica, psichica e sensoriale nell’affrontare il futuro senza genitori e parenti prossimi. “Con il progetto “Futuro Insieme” “ prosegue Remaschi – abbiamo sperimentato concretamente nel 2014 nuovi percorsi di autonomia per più di 100 ragazzi, secondo il criterio evolutivo del modello VAI (Vita Adulta Indipendente), in piccole strutture di accoglienza da 6 a 8 persone. La normativa regionale vigente che privilegia l’utilizzo di strutture da almeno 40 persone limita i percorsi di autonomia e indipendenza dei soggetti ospitati e non affronta in maniera esauriente il tema del Dopo di Noi. Auspichiamo che da questa conferenza emerga una concreta volontà di affrontarlo per il bene soprattutto delle tante famiglie che si affidano a realtà come la nostra”.
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