DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

23 Gennaio 2016

Denti, richiesta sempre meno invasività e più attenzione all’estetica

Dall’evento nazionale di Firenze la necessità di puntare all’alta qualità della formazione e del trattamento odontoiatrico

AGIPRESS – FIRENZE – Sono giunti da ogni parte d’Italia per fare il punto sullo stato dell’arte dell’odontoiatria Made in Italy in una giornata di confronto, studio e formazione. Oltre 500 odontoiatri al Conference Florentia Hotel di Firenze hanno affrontato il tema della salute dei denti partendo dall’evoluzione tecnologica in odontoiatria all’importanza delle formazione tecnico-scientifica necessaria per innovarsi e saper utilizzare al meglio le nuove strumentazioni e i nuovi materiali. In collaborazione con l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP), l’evento è stato organizzato dall’associazione Il Giglio, una realtà che partendo dalla Toscana raggruppa specialisti e operatori del settore da ogni parte d’Italia e organizza, ogni anno, un fitto calendario di eventi di alta formazione in odontoiatria. “I pazienti “ hanno affermato il Dott. Massimo Frosecchi e il dott. Riccardo Becciani dell’associazione Il Giglio “ oggi ci chiedono una sempre minore invasività negli interventi, preferiscono che si ‘tocchino’ sempre meno, e per questo motivo solo un’alta professionalità e un aggiornamento costante del professionista, possono andare incontro a tutte le esigenze sia del paziente”. “Ciò che negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale, è l’attenzione all’aspetto estetico “ hanno aggiunto “ è questo uno dei motori principali delle richieste di intervento”. “La ricerca evidenzia sempre più attenzione all’innovazione tecnologica e tecnica “ hanno sottolineato “ e dunque cresce anche l’esigenza di un aggiornamento costante“. Per questi motivi “ hanno concluso “ l’associazione Il Giglio continuerà a creare dei veri e propri ‘laboratori di formazione’ di eccellenza per garantire una preparazione elevata del professionista e garantire una risposta sempre più adeguata e di qualità ai bisogni di salute dei pazienti”. (GUARDA IL VIDEO SOTTO)

DATI – A livello nazionale migliora complessivamente la salute dei denti rispetto al 2005. La quota di persone di 14 anni e più che conservano tutti i propri denti naturali (28) passa dal 37,8 al 41,4%, mentre coloro che hanno perso tutti i denti naturali si riducono dal 12,0 al 10,8%. La quota di popolazione che durante l’anno si è rivolta al dentista o all’ortodontista è pari al 37,9% nel 2013, dal 39,3% del 2005.(Rapporto Istat 2015). Per tutti gli indicatori di accesso alle cure e della salute orale permangono le diseguaglianze sociali. Il ricorso al dentista nell’anno supera il 50% tra le persone con titolo di studio alto e scende al 27,6% tra chi ha conseguito al massimo la licenza media. Le persone anziane senza alcun dente naturale sono il 17,9% tra coloro che hanno almeno la laurea e il 41,6% tra quanti hanno un basso titolo di studio. Si riduce dal 39,4% del 2005 al 34,0% del 2013 la quota di bambini (3-14 anni) che non sono mai stati dal dentista, percentuale che scende al 32,2% per quelli con almeno un genitore laureato e sale al 41,5% se i genitori hanno al massimo la licenza media. Tra i bambini stranieri raggiunge il 46,3%.

LE MALATTIE DEL CAVO ORALE colpiscono la stragrande maggioranza della popolazione italiana, sono strettamente legate agli stili di vita (igienici e alimentari) e sono provocate in larga misura da batteri contenuti nella placca dentaria. Le principali malattie dei denti e dei loro tessuti di sostegno sono determinate da condizioni ben individuate e controllabili. La carie dentaria e la malattia parodontale vedono nella placca batterica il principale fattore responsabile; la malocclusione, invece, è frequentemente determinata, o comunque aggravata, dall’abitudine che si protrae oltre tempo a succhiare il dito o il ciuccio, e dalla tendenza del bambino ad assumere atteggiamenti a bocca aperta. La prevenzione delle malattie dei denti e delle gengive si fonda sull’adozione e la pratica quotidiana di precise norme di comportamento legate a pratiche di igiene orale e igiene alimentare. Inoltre, periodiche visite specialistiche permettono il precoce intercettamento di eventuali processi patologici.

CARIE PATOLOGIA PIU’ DIFFUSA – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la patologia cariosa rappresenta una delle affezioni più diffuse tanto da essere considerata una malattia sociale con alti tassi di incidenza in tutti i paesi del mondo e la quarta patologia da trattare, più costosa in termini economici. Mostra una comparsa precoce e colpisce sia la dentatura decidua sia quella permanente. Nella popolazione dei Paesi industrializzati presenta un’incidenza che in alcune zone raggiunge il 95% (Schwendicke F, 2014; Steele J, 2014). Pertanto, tutta la popolazione deve essere considerata a rischio.

Agipress

L’odontoiatria in Italia, evento nazionale a Firenze. Intervista al dott. Frosecchi – AGIPRESS
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