DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

7 Agosto 2023

Dal rischio infezione a opportunità , progetto europeo Bioaction


AGIPRESS – Un progetto finanziato dalla Commissione Europea che mira a rivoluzionare l’approccio alle infezioni batteriche che spesso accompagnano le protesi mediche. Grazie all’utilizzo di idrogel e nanomateriali intelligenti, Bioaction vuole trasformare i biofilm batterici in vere e proprie biofabbriche per la produzione di proteine che favoriscano la rigenerazione dei tessuti, offrendo una nuova alternativa alle terapie antibiotiche tradizionali. Il progetto è guidato da un team multidisciplinare di esperti con l’obiettivo di migliorare la prognosi dei pazienti e affrontare la sfida globale dell’antibiotico-resistenza.

La lotta contro le infezioni e la resistenza agli antibiotici è una sfida sempre più urgente in ambito sanitario. Le infezioni associate alle protesi, ad esempio, aumentano il rischio di rigetto, compromettendo la salute del paziente e contribuendo al crescente problema della resistenza antimicrobica. Infatti, i trattamenti standard che prevedono un’assunzione prolungata di antibiotici, spesso si rivelano inutili contro queste comunità batteriche resistenti. Il progetto Bioaction è stato finanziato con 3,4 milioni di euro dal programma Pathfinder Open del Consiglio europeo per l’innovazione, noto per il suo impegno a promuovere innovazioni che superano i confini del progresso scientifico. Nei prossimi quattro anni, il progetto svilupperà bio-idrogel funzionali in grado di innescare il rimodellamento locale dei processi fisiologici ed accelerare la guarigione, stimolando la crescita del tessuto osseo. Questi idrogel potranno essere utilizzati come materiali iniettabili o come rivestimenti per protesi, garantendo un approccio mininvasivo. Secondo Luigi Ambrosio, coordinatore del progetto presso l’Istituto dei polimeri, compositi e biomateriali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ipcb), “Bioaction propone un approccio visionario che può essere realizzato grazie alla natura interdisciplinare del progetto. Alla base del successo ci sono le diverse competenze dei nostri partner che spaziano dalla biologia sintetica ai biomateriali e alla microbiologia.”

Il progetto riunisce otto partner provenienti da cinque paesi Europei: quattro istituti di ricerca, l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali e l’Istituto per i Sistemi Biologici del CNR, l’Istituto di Bioingegneria della Catalogna e l’AO Research Institute Davos, oltre a due università , l’Università di Liegi e l’Università del Piemonte Orientale, e due aziende, Ferentis e IN society. Tutti i partner hanno partecipato al kick-off meeting di Bioaction ospitato dal coordinatore a Napoli il 26 aprile 2023. L’idea di base del progetto è originata dai ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche grazie alle conoscenze interdisciplinari dell’Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali (Cnr-Ipcb) e dell’Istituto per i sistemi biologici (Cnr-Isb), in particolare con il contributo specifico di Maria Grazia Raucci, Alessandra Soriente, Roberta Marzella, Giovanna Gomez d’Ayala, Giovanna Mancini, Cecilia Bombelli, Francesca Ceccacci. AGIPRESS

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