DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

22 Febbraio 2023

Covid, anche i virus economici possono essere letali

Il commento del prof. Ranieri Razzante.

AGIPRESS – Non è sempre bello avere ragione. Pochi di noi, parlo di economisti e “buonsensisti”, avevano profetizzato il dato oggi diffuso da Infocamere, ma venivano tacciati – come si usa fare in Italia spesso – di essere antigovernativi. Oltre 10.000 bar hanno chiuso durante la pandemia. E sei discoteche su 100. Ciò non è spiegabile solo con la pandemia, ovviamente. Il primo anno fu terribile, e più che giustificate misure restrittive anti contagio furono adottate per arginare la diffusione del virus. Quando capitano queste cose, i danni ci sono, e le epidemie, come le guerre, non guardano in faccia nessuno. Si mette in conto, dato che la vita e la salute sono al primo posto assoluto, che si perdano soldi e lavoro. Ma poi si ricomincia, si DEVE ricominciare. Dal secondo anno in poi, la pandemia si è fisiologicamente allentata, e la sensazionale scoperta dei vaccini e di protocolli (corretti in corsa) ci ha permesso di tornare gradualmente alla normalità .

La grandissima maggioranza dei cittadini del mondo si è fatta proteggere dalla medicina, e, anche per il naturale e fisiologico “effetto gregge”, la pandemia è calata, fino a quasi scomparire oggi. Purtroppo, il buon senso non è andato alla stessa velocità della medicina e della scienza, per cui, soprattutto in Italia, inconcepibili provvedimenti restrittivi e terrorizzanti hanno messo in ginocchio le attività economiche, nonchè le libere professioni. Mentre si aveva paura di riaprire, con innegabile gradualità , i negozi e le attività restavano chiuse o “diventavano” chiuse. Inspiegabilmente, in un bar o al ristorante, anche se vaccinato, non potevi entrare senza un certificato (chiamato green pass), e lo dovevi avere anche se ti sedevi al tavolino all’aria aperta. Ora siamo tutti all’aria aperta, e i contagi dell’influenza – quella che come ogni anno si è puntualmente affacciata in autunno – continuano, e saranno negli anni sempre ripetibili. Speriamo mai più il covid, che ora – come dicono giustamente i virologi – conosciamo e, in ogni caso, non fa più la stessa paura.

I bar e molte attività hanno chiuso perchè non aiutati economicamente, ai sensi della nostra Costituzione, a superare la congiuntura. E le restrizioni, quindi, andavano fatte avendo un occhio al bilancio dello Stato. Quando non si hanno soldi, ed hai il debito pubblico italiano, non puoi tirare troppo la corda. E’ facile stimare che sei mesi in meno, non tanti, avrebbero rimesso in moto almeno la metà di coloro che hanno chiuso. Gli aiuti statali non sono arrivati, il Pnrr è stato mal speso (segnalo che gli ospedali sono ancora in sofferenza, non per il Covid, ma come prima della pandemia). Attenzione quindi. L’economia viene certamente dopo la salute, ma migliora con la salute, come ci dicono i dati macro del sistema Italia, appena resi noti. Certo che non siamo in recessione: siamo più “liberi” di consumare, spendere, viaggiare. Ora avanti tutta, facendo a meno anche delle residue paure. Come questo Governo ha iniziato a fare, e spero sinceramente continui. Perchè i virus economici sanno essere ugualmente letali. AGIPRESS

Prof. Avv. RANIERI RAZZANTE
Docente di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio – Università di Bologna. Docente di Tecniche e regole della cybersecurity – Università Suor Orsola Benincasa. Direttore Centro di Ricerca su Sicurezza e Terrorismo.

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