DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

13 Gennaio 2014

COSTA CONCORDIA – Due anni fa il tragico naufragio

Giornata di commemorazione all’Isola del Giglio. Intanto l’Osservatorio attende entro marzo il piano per spostare il relitto

ISOLA DEL GIGLIO (GOSSETO) – Oggi è il giorno delle commemorazioni per la Costa Concordia, a due anni esatti dal tragico naufragio (32 morti e un disperso ancora non recuperato) davanti all’Isola del Giglio. La cerimonia è iniziata con la messa delle undici, nella chiesa di Giglio Porto, proseguita con il lancio di una corona di fiori in mare davanti al relitto e proseguirà , alle 18, a Castello, con un concerto di archi. Infine, la sera, la processione con fiaccolata fino alla lapide al molo rosso e una preghiera per le vittime.

L’operazione recupero – Finora l’operazione di recupero della Concordia è costata a Costa e alle assicurazioni inglesi oltre 600 milioni. Lo smantellamento, è stato ripetuto nei giorni scorsi, probabilmente avrà una ricaduta diretta sull’economia del territorio di almeno altri 30. La commessa inoltre darà lavoro per un paio di anni ad almeno duecento persone.

La rimozione – Intanto l’Osservatorio di monitoraggio sulla Costa Concordia aspetta il progetto, con tutti i dettagli, per la rimessa in galleggiamento e la rimozione dall’isola del Giglio della nave da crociera. E forse i progetti e i piani che saranno presentati potrebbero essere più di uno, assieme alle possibili destinazioni che vedono con Piombino altri undici porti e società aver risposto al bando pubblicato qualche mese fa dall’armatore: porti di sei paesi diversi, dalla Turchia alla Norvegia, dalla Francia al Regno Unito fino alla Cina.

Il progetto entro marzo – “Abbiamo indicato le condizioni del progetto ad ottobre, subito dopo il parbuckling. Probabilmente il progetto ci sarà consegnato entro marzo”, spiega Maria Sargentini, che per la Regione Toscana presiede l’Osservatorio che fin dall’inizio, subito dopo il naufragio, vigila sulle possibili ricadute ambientali e mitigazioni da mettere in atto, una cabina di controllo dove siedono con la Regione la Provincia, il Comune, le agenzie Arpat e Ispra e tutti i ministeri coinvolti nell’operazione. “Il progetto compiuto che dia ragione dei tempi, dei modi e delle misure di prevenzione e mitigazione ambientale messe in atto “ prosegue Sargentini“ è essenziale per valutare ed autorizzare l’allontanamento della nave in condizioni di sicurezza della nave dal Giglio”. Autorizzazione che coinvolge non solo l’Osservatorio ma anche la Regione.

Agipress

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