AGIPRESS – Clinica Baviera spiega le cause e le conseguenze dell’aniridia, la condizione oculare per cui nell’occhio manca la parte colorata intorno alla pupilla. L’aniridia è una condizione oculare rara, solitamente congenita, caratterizzata dall’assenza parziale o totale dell’iride. Secondo gli esperti di www.clinicabaviera.it, una delle aziende leader in Europa nel settore dell’oftalmologia, quando una persona non ha l’iride, l’occhio perde una delle sue principali strutture funzionali e protettive. L’iride, infatti, non solo dà colore all’occhio, regola anche la quantità di luce che entra nel bulbo oculare. Nella maggior parte dei casi, pur essendo l’aniridia caratterizzata dall’assenza dell’iride, ne è presente un piccolo bordo che però non è sufficiente a svolgere correttamente la sua funzione. Questa patologia è causata principalmente da alterazioni genetiche che influenzano lo sviluppo dell’occhio durante le prime fasi della gestazione: in particolare la mutazione del gene PAX6, situato sul cromosoma 11, che è essenziale per la formazione dell’occhio e di altre strutture del sistema nervoso. Se questo gene è alterato, il normale sviluppo dell’iride viene interrotto e nella maggior parte dei casi ciò è dovuto a una condizione ereditaria. Se un genitore presenta la mutazione, c’è il 50% di possibilità che la trasmetta ai figli. In altri casi, la mutazione del gene PAX6 si verifica spontaneamente durante lo sviluppo embrionale, anche se non c’è una storia familiare, ma in seguito diventa ereditaria. Può anche essere causata da un trauma e in questo caso viene chiamata aniridia traumatica, o può presentarsi come conseguenza di un intervento chirurgico complicato. L’aniridia può influire sia sulla vista che sulla qualità della vita di chi ne soffre, a seconda della gravità di ciascun caso. Gli esperti di Clinica Baviera elencano alcune di queste conseguenze: fotofobia, bassa acutezza visiva, nistagmo o strabismo. L’aniridia non riguarda solo l’iride, ma è spesso accompagnata da alterazioni in altre parti dell’occhio, aumentando il rischio di sviluppare altre malattie, come ad esempio: glaucoma, cataratta, distrofie corneali e ipoplasia della fovea. La mancanza di colore nell’iride può alterare inoltre l’aspetto dell’occhio, rendendolo scuro o sfocato. L’effetto può essere insolito, con la pupilla che appare più grande del normale o che copre quasi tutto l’occhio, e in alcuni casi può influire sull’autostima della persona che ne è affetta. L’impatto emotivo sulla persona può variare a seconda dell’età, dell’ambiente sociale, del livello di supporto e della percezione personale. L’aspetto degli occhi gioca un ruolo importante nell’immagine di sé e nelle interazioni sociali e la mancanza dell’iride può causare insicurezza o disagio, soprattutto se l’aspetto dell’occhio attira l’attenzione degli altri. Gli sguardi, le domande o i commenti involontari possono essere difficili da gestire e possono causare imbarazzo o la sensazione di essere “diversi”. La possibilità di essere oggetto di attenzione o curiosità può portare a evitare alcune situazioni sociali, contribuire a sviluppare ansia sociale o far sentire a disagio nell’interazione con gli altri. Parlarne con un professionista può aiutare a elaborare le emozioni e a costruire gli strumenti per affrontare l’ansia e le insicurezze e frequentare gruppi di sostegno può dare conforto e aiutare a gestire le situazioni.
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