Insieme al traffico di stupefacenti ed opere d’arte, fino alla tratta degli esseri umani, per un valore di 870 miliardi di dollari nel mondo
AGIPRESS – ROMA – Ogni anno, la criminalità organizzata transnazionale genera profitti per una cifra stimata intorno agli 870 miliardi di dollari, circa l’1,5% del PIL mondiale, e i traffici illeciti (in particolare di droga) sono una delle più grandi fonti di reddito delle organizzazioni criminali. Nel nostro Paese, secondo la Guardia di Finanza, fra i traffici illeciti più rilevanti il contrabbando di sigarette gioca un ruolo centrale: nel 2015, in oltre 8.411 interventi realizzati contro le frodi doganali, sono state sequestrate più di 274 tonnellate di tabacchi lavorati esteri e 549 mezzi terrestri e navali usati per il trasporto e l’occultamento delle merce, con la denuncia di 5.885persone, di cui 226 arrestate. Sono questi alcuni dei dati emersi nel corso della Conferenza internazionale dal titolo “Le rotte dei traffici illeciti in Europa e nel Mediterraneo”, promossa a Roma dall’Associazione Priorità Cultura, presieduta da Francesco Rutelli, e dallo IAI “Istituto Affari Internazionali, con il contributo di British American Tobacco Italia (BAT Italia). “Senza dubbio “ afferma Jerome Abelman di BAT, la multinazionale che ha supportato l’organizzazione dell’evento “ il contrabbando dei prodotti del tabacco, che oggi rappresenta un fenomeno globale, costituisce una delle principali fonti di finanziamento delle criminalità transnazionali: i profitti che ne derivano sono notevoli, mente i rischi che queste attività comportano risultano ancora molto bassi. Sarebbe necessario “ aggiunge Abelman “ intervenire su più livelli: una collaborazione più stretta tra industria, Istituzioni e forze dell’ordine internazionali; la revisione della legislazione vigente e delle pene previste per il reato di contrabbando; colpire duramente i patrimoni che derivano da queste attività criminali”.