DIRETTORE RESPONSABILE FRANCESCO CARRASSI

14 Gennaio 2021

Consumi, persi 7 mld nel 2020. Nico Gronchi (Confesercenti Toscana): “Urgente piano di largo respiro a sostegno delle imprese”

Le previsioni del primo trimestre 2021 rendono ancora più pesante la situazione.

(AGIPRESS) – FIRENZE – Sono numeri impressionanti che danno il senso della gravità della situazione economica di tante imprese e dunque del Paese: nel 2020 la pandemia ha cancellato 105 miliardi di euro di consumi, una cifra che, da sola, ha comportato una riduzione del PIL del 6,1%. E non è finita. Il primo trimestre 2021 si caratterizzerà , in relazione al prolungamento delle restrizioni, per una spesa per consumi inferiore di 15 miliardi di euro rispetto al primo trimestre del 2020. Un ulteriore colpo ad un sistema già profondamente provato. Lo stima Confesercenti che riguardo alla Toscana sottolinea che, se nel 2020, il calo dei consumi è stimato in circa 7 miliardi di €, per il primo trimestre 2021 il risultato è una ulteriore contrazione stimata in 1,2-1,5 mld di €. La caduta dei consumi è prevalentemente determinata dalle restrizioni e dalla grande prudenza con cui le famiglie stanno affrontando l’emergenza sanitaria, su cui pesa anche l’incertezza generata dal susseguirsi continuo di nuovi provvedimenti. A pagarne lo scotto, soprattutto, le imprese del commercio, del turismo, della ristorazione, dell’artigianato e delle ricettività che sono state le più colpite dalla recessione pandemica. Senza una loro decisa ripresa, quindi, l’economia del Paese entrerà in una spirale discendente da cui sarà difficile uscire.

“I prossimi mesi spiega Nico Gronchi, Presidente Confesercenti Toscana – rischiano di vedere aumentare drammaticamente il numero di cessazioni delle attività anche nella nostra regione. E’ incredibile come il Recovery plan non preveda interventi diretti per molti dei settori maggiormente colpiti, ma solo ricadute positive sul medio-lungo periodo. Crediamo indispensabile, ha aggiunto Gronchi, che la Regione Toscana si attivi, superando l’inerzia governativa, su tre direttive specifiche. Con un piano di sviluppo specifico per Commercio, Artigianato e Servizi da inserire nei progetti del Recovery fund e nuovi interventi sulle Garanzie attraverso i Confidi. Poi con un grande piano di co-finanziamento a fondo perduto di almeno il 50%, sul modello del bando investimenti del 2020, specifico per negozi, alberghi, bar, ristoranti, artigiani, Ambulanti, ecc. E per finire, un intervento con progetti specifici per la rinascita delle Città d’arte della nostra Regione, realtà completamente trasformate dalla mancanza di turismo”. AGIPRESS

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