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25 Settembre 2024

Clima: a Luvinate le aree forestali si trasformano in laboratori

AGIPRESS – La lotta al cambiamento climatico passa anche attraverso lo sviluppo di partnership tra pubblico e privato, tra associazioni ed enti scientifici. Insieme possono trovare soluzioni “climatiche intelligenti”. A dimostrazione di tutto questo basta ricordare l’incendio divampato nel 2017 e la tempesta Alex del 2020 che colpirono catastroficamente alcune foreste del territorio di Luvinate, in provincia di Varese. A seguito di questi eventi drammatici sono nati due progetti che hanno trasformato le aree forestali in laboratori per contrastare la crisi climatica. Il primo, LIFE ClimatePositive, inaugurato nel 2022, finanziato con fondi EU, in collaborazione tra gli altri col Comune di Luvinate FSC Italia, ERSAF, Etifor e Regione Lombardia, prevede di eliminare parte dei detriti ancora presenti sul terreno a seguito dell’incendio che distrusse oltre 400 ettari di foresta. In questo modo si potranno aprire spazi che finora hanno inibito la rigenerazione del bosco a distanza di 7 anni e ciò aiuterà la foresta a riprendersi più rapidamente aumentandone la biodiversità. La partnership pubblico-privato si è rivelata fondamentale anche per l’altro progetto, Bioclima, che ha come obiettivo quello di salvaguardare 12 ecosistemi e 70 specie faunistiche della Lombardia. Un bosco di castagno del comprensorio del Parco del Campo dei Fiori, è tornato fruibile dagli appassionati del trekking proprio grazie al progetto stesso (dopo l’abbandono del dopoguerra è invecchiato e il fuoco ha trovato tantissimo materiale combustibile).
“Nel 2017 si verificò il più grande incendio del Campo dei Fiori – Spiega il Sindaco del Comune di Luvinate, Alessandro Boriani – Abbiamo vissuto le conseguenze di cinque colate detritiche di legna e sassi che sono arrivate in paese. In una notte sono state evacuate 22 famiglie e ci fu anche un morto. Sono state create vasche di riempimento ma nel tempo non è sufficiente mettere interventi di presidio e di fronte ai cambiamenti climatici questi non ci permettono di dire che siamo al sicuro. “Nel contesto attuale, in cui le sfide ambientali e climatiche sono sempre più pressanti, i boschi e i loro servizi rappresentano una risorsa fondamentale e la certificazione di gestione forestale rappresenta una risposta concreta e necessaria. Con questo strumento i proprietari forestali ottengono anche un riconoscimento globale che può tradursi in vantaggi economici significativi” aggiunge Giuseppe Bonanno, Direttore di FSC Italia. Alessandro Leonardi CEO Etifor “Ho contribuito ad attivare questi due progetti che oggi ci permettono di finanziare alcuni di questi interventi. Nella storia ci sono stati cambiamenti come l’abbandono dei boschi, l’impianto degli addetti nelle zone non adatte. Abbiamo fatto degli errori che ad oggi ci costano cari perché si incrociano con il cambiamento climatico. Le soluzioni ci sono, gli interventi ci sono, tra questi fare gestione forestale, prendersi cura della montagna e fare una gestione attiva a seconda delle condizioni. Ci troviamo però di fronte a due problemi: quello della frammentazione della proprietà e il fatto che non riusciamo ad avere un ricavo dalla gestione forestale, e la mancanza di finanziamenti è il problema più importante. Gestire la montagna non è più conveniente per il singolo. Questi due progetti vogliono rispondere a questa necessità e capire come rendere economica la gestione forestale fatta per creare e produrre servizi ecosistemici.”
Conclude Giorgio de Vincenti, membro del consiglio di amministrazione di ERSAF, sottolineando come gli interventi del progetto LIFE ClimatePositive, che interessano una superficie di oltre 16 ettari, siano stati progettati e realizzati in sinergia con altri finanziati da Regione Lombardia, tutti finalizzati al ripristino delle aree percorse dagli incendi e interessate da fenomeni erosivi e di dissesto.
Clarissa Vatti

AGIPRESS

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