AGIPRESS – Città di Castello – “Benedetti” cellulari…come ogni anno dal 2015, don Giorgio Mariotti, 75 anni, a capo di cinque parrocchie di periferia (ha scoperto la vocazione a 59 anni dopo una vita da “commerciante”), ribattezzato il sacerdote “hi-tech”, ha benedetto nella piccola suggestiva e antica chiesa di campagna di Nuvole sulle colline dell’Altotevere al confine tra Umbria e Toscana, i dispositivi digitali dei fedeli. L’appuntamento, il primo del genere in Italia, ha assunto ormai i connotati di un vero e proprio evento che travalica anche i confini religiosi. Acqua santa su smartphone, tablet ed un monito sull’intelligenza artificiale e le insidie della rete: da utilizzare con cura ed in maniera consapevole. “Fratelli e sorelle, come ogni anno eccoci alla festa del nostro santo patrono San Biagio. Oggi abbiamo in mano lo strumento del cellulare – ha detto don Giorgio – che per la “ Pesca “ delle anime è molto potente. Ecco perché lo benediciamo. Perché possa essere un mezzo in cui il Signore possa operare ad annunciare al mondo la Salvezza…Oggi questi strumenti di ultima generazione contengono l’Intelligenza Artificiale di cui tanto si parla. Possono addirittura cambiare la nostra voce con quella di un’altra persona, le fotografie possono essere modificate, una notizia falsa può essere modellata come vera, e stesse armi possono essere guidate direttamente da casa contro ogni obiettivo ecc. La nostra conoscenza quindi di questi mezzi diventa per noi improrogabile. Dobbiamo sapere quello che si può fare, e possono fare”, ha concluso invocando l’intercessione di San Biagio e consegnando a tutti un adesivo con immagine e preghiera del Santo. La “crociata” per una tecnologia positiva proseguirà ora al di fuori della chiesa e delle parrocchie attraverso incontri sul territorio con la presenza di esperti, medici e docenti universitari.
D. M.
AGIPRESS