L’AD di Poste in audizione a Montecitorio, una prima netta risposta alle norme della legge.
AGIPRESS – ROMA – “Dall’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante, oggi in audizione le Commissioni riunite Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici e Trasporti della Camera, arriva una prima netta risposta alle norme della legge a mia prima firma sui Piccoli Comuni che impegna al mantenimento dei servizi essenziali e di qualità . Il nuovo Piano di Poste esclude infatti chiusure e rimodulazioni orarie degli uffici postali dei nostri centri minori. Un piano che va nella auspicata direzione di garantire un servizio importante come quello postale a tutti i cittadini in coerenza con la legge n.158/2017″. CosଠErmete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commentando l’audizione di oggi di Montecitorio. “Questa normativa prevede per i borghi fino a cinquemila abitanti la sostanziale sospensione della chiusura degli uffici postali presenti. Per i comuni o le frazioni non serviti dal servizio postale la legge prevede la possibilità di stipulare apposite convenzioni con Poste Italiane per effettuare i pagamenti di imposte comunali, tasse, bollette e vaglia presso gli esercizi commerciali. Per garantire uno sviluppo sostenibile e un governo equilibrato del territorio la nuova normativa stabilisce che i vari enti competenti promuovano nei Piccoli Comuni l’efficienza e la qualità dei servizi essenziali, servizi postali compresi. A tale scopo i Piccoli Comuni possono istituire anche in forma associata centri multifunzionali per l’erogazione delle prestazioni” – prosegue Realacci. “I Piccoli Comuni possono proporre d’intesa con la Regione di appartenenza e secondo le modalità previste dal contratto di programma, iniziative per sviluppare, anche con il ripristino degli uffici eventualmente chiusi, l’offerta complessiva dei servizi postali in specifici ambiti territoriali tali da valorizzare la presenza capillare del servizio” – conclude.
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